Ha fatto rumore la decisione da parte del celebre quotidiano tedesco Bild di licenziare quasi 200 persone sostituendole con l’intelligenza artificiale e di diminuire le redazioni regionali. Queste ultime passeranno da 18 a 12, con i tagli che riguarderanno sia manager che editori. L’obiettivo sarà quello di ridurre i costi per 100 milioni di euro, cifra che il settore dei media tedeschi dovrà totalizzare nei prossimi tre anni.
Il CEO del giornale definisce il giornalismo cartaceo come finito, con lo spazio riservato solo al digitale. La stessa cosa sta avvenendo pian piano per la redazione, la quale da fisica diventerà a breve completamente virtuale. Queste sono le sue parole:
“Per mantenere il successo economico in futuro i nostri guadagni nel settore dei media tedeschi devono migliorare di circa 100 milioni di euro nei prossimi tre anni. Attraverso l’aumento delle vendite ma anche con la riduzione dei costi. La libertà di fare giornalismo indipendente e critico dipende dal successo economico.”
Bild licenzia 200 giornalisti, interviene l’associazione
Ovviamente non si è fatta attendere la reazione dell’Associazione dei Giornalisti, che non ha affatto digerito la decisione di licenziare i dipendenti sostituendoli con un’intelligenza artificiale:
“L’e-mail che ieri la dirigenza della Bild ha inviato ai dipendenti giustifica i tagli di posti di lavoro e la chiusura di alcune sedi regionali della Bild: impersonali, senz’anima, assolutamente tecnocratiche. Non importa che si tratti di persone di cui si decide il futuro professionale. Invece si lamentano di ‘prodotti, progetti e processi che non potranno mai più avere successo economico’. Altrettanto negativo è il segnale che il gruppo sta inviando all’industria editoriale: guarda, stiamo usando l’intelligenza artificiale per tagliare posti di lavoro e quindi massimizzare i profitti“.
L’associazione sostiene che è un’intelligenza artificiale non potrà mai e poi mai sostituire un editore reale, fatto di carne e di ossa.