FTC contro Microsoft e Sony: sono troppe le sorprese che segnano questo primo giorno di udienza, ma vediamo cosa è successo e cerchiamo di riepilogare i punti principali.
Nel processo che vede indagare la FTC le principali case sviluppatrici di giochi, sono emerse nuove email come prove che parlano delle esclusive Xbox e dell’acquisizione di Bungie da parte di Sony.
Da qui, si è aperto un sipario enorme, e sono molte le figure che sono entrate in scena. L’avvocato di Microsoft, per rispondere alle accuse, ha rivelato dei messaggi scambiati tra il capo di PlayStation e l’ex CEO di Sony. Nei messaggi si parlava dell’esclusività di Call of Duty su Xbox e sul fatto che PlayStation avrebbe comunque avuto successo. Ryan era stato rassicurato anche dal CEO di Satya Nadella.
Ecco alcuni approfondimenti
Quello che sembra essere emerso quindi è che Sony fosse contraria all’acquisizione di Activision per paura di perdere il suo dominio nel mondo dei videogiochi. E in merito a questo, anche l’FTC crede che far diventare esclusivi giochi come Call of Duty solo per Xbox in futuro potrebbe compromettere il mercato. L’avvocato della FTC James Weingarten ha cercato anche di far capire che Activision è molto importante per il mondo dei videogiochi e chiamerà degli esperti di Nvidia come testimoni per discutere il caso.
E sembra che si sia discusso anche della compatibilità di Call of Duty con la Nintendo Switch, dato che Microsoft aveva dichiarato di voler portare il gioco anche su Nintendo.
Inoltre, sembra che nel processo si sia parlato anche dei prodotti che vengono proposti nel suo servizio cloud. Il discorso è che rendere esclusivi dei prodotti che potrebbero trovarsi anche su altre piattaforme di cloud (come NVidia e Sony) limita molto il mercato e lo sviluppo di questo settore.