Polestar è riuscita nell’obiettivo che tutti i produttori di auto elettriche si pongono ogni qualvolta lanciano sul mercato un nuovo modello: migliorare le prestazioni e l’autonomia, cercando nel contempo di ridurre al massimo l’impronta di carbonio. Tutto questo è quanto avviene all’interno della nuova Polestar 2.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, il modello di ultima generazione potrà viaggiare fino al 22% in più, ed avere un consumo generico inferiore del 9%, con una ricarica più rapida del 34%. Ciò è possibile grazie all’adozione di aggiornamenti hardware con batterie più capienti e motori tecnologicamente più avanzati.
Il motore, giustappunto, è certificato fino a 654 km WLTP, con una velocità massima in ricarica di 205 kW (solo per le versioni che integrano la nuova batteria da 82 kWh). Le componenti sono più efficienti, e la scelta di passare alla trazione posteriore per la variante a motore singolo, nonché alla polarizzazione posteriore per quelle a doppio motore, rende le Polestar 2 sempre più confortevoli e divertenti.
Polestar 2, l’impronta di carbonio è stata ridotta
Dal 2020, quando sono iniziate le consegne della Polestar 2, ad oggi, l’impronta di carbonio è stata fortemente ridotta, portando l’azienda a risparmiare il 12% di CO2 (tradotto in 3 tonnellate in 3 anni). Ciò è stato possibile, tra le innumerevoli scelte, grazie all’alluminio a basse emissioni adottato nelle ruote e nel vano batteria, al passaggio all’energia rinnovabile nelle fabbrica, ma anche ad una chimica della batteria migliore.
L’impegno di Polestar è lodevole e da elogiare compiutamente, il desidero di migliorare le prestazioni ed allo stesso tempo cercare di ridurre al massimo le emissioni di CO2, solamente in questo modo sarà possibile cambiare il mondo.