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Google, DeepMind rivela robot in grado di fare quasi tutto in autonomia

DeepMind, divisione di Google che si occupa di Intelligenza Artificiale, ha svelato il progetto di un nuovo robot in grado di auto-regolarsi e insegnare a se stesso nuove attività senza la supervisione di un essere umano.

La società afferma che il modello RoboCat AI è il primo nel mondo della robotica che riesce ad apprendere e risolvere una serie di problemi utilizzando altri robot come supporto. I dati generati dalle azioni messe in atto dal robot consentono all’IA di migliorarne tecniche e competenze, trasferibili ad altri sistemi robotici. La società con sede a Londra, che Google ha acquistato nel 2014, ha affermato che la nuova tecnologia è sulla strada giusta per realizzare robot adatti a tutti e a tutto. Presto riusciranno a svolgere attività quotidiane.

“RoboCat impara molto più velocemente di altri modelli all’avanguardia”, scrivono i ricercatori. “Può svolgere un nuovo compito con appena 100 dimostrazioni perché attinge da un set di dati ampio e diversificato, costantemente aggiornato. Questa capacità contribuirà ad accelerare la ricerca sulla robotica. Oltre che a costituire di per sé un vantaggio, in quanto riduce la necessità di supervisione umana”. RoboCat è stato ispirato dal modello con IA che prende il nome di Gato,

a sua volta realizzato da DeepMind, che apprende analizzando testo, immagini ed eventi.

DeepMind, società di Google, annuncia il nuovo robot pensato per auto-regolarsi in oltre 200 attività di tutti i giorni

I ricercatori hanno addestrato il robot progettato da DeepMind con alcune dimostrazioni tramite l’ausilio di un braccio robotico controllato dall’uomo. Quest’ultimo riesce, ad esempio, a raccogliere pezzi di frutta come un essere umano. RoboCat è stato quindi lasciato ad allenarsi da solo per svariate ore, ha eseguito ogni compito in media 10.000 volte senza supervisione.

Il robot si è “auto-addestrato” in autonomia per eseguire un totale di 253 attività. Un ulteriore sviluppo potrebbe vedere l‘intelligenza artificiale apprendere compiti mai visti prima secondo i ricercatori. Più compiti apprende, meglio riesce ad assimilarne tanti altri, spiega l’azienda. “Questi miglioramenti sono dovuti al crescente aumento di esperienza di RoboCat, un po’ come le persone che sviluppano una gamma diversificata di competenze mentre approfondiscono un determinato dominio di conoscenze.”

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano