La ricarica wireless sta diventando una soluzione sempre più popolare per le auto elettriche e ibride plug-in. Questa tecnologia, che elimina la necessità di un collegamento fisico tra la vettura e la fonte di energia, si basa sul principio dell’induzione elettromagnetica, che permette di indurre una corrente elettrica in presenza di un campo magnetico.
Auto elettriche: come funziona?
Il funzionamento della ricarica wireless è abbastanza semplice. Invece di utilizzare connettori e cavi di ricarica, si utilizzano campi magnetici che inducono la corrente elettrica. Una bobina di filo metallico è situata sotto al veicolo e un’altra in una speciale placca elettromagnetica a terra. Quando l’auto si posiziona sopra al pad di ricarica, viene indotta una corrente elettrica nella seconda bobina, che ricarica la batteria fino al livello desiderato.
La ricarica può essere stazionaria, ovvero eseguita con l’auto e il supporto di ricarica fermi, oppure in movimento. In quest’ultimo caso, è possibile ricaricare una vettura mentre circola su strada, grazie ad asfalti speciali in grado di indurre una corrente elettrica nelle vetture che transitano. Nonostante la ricarica wireless presenti ancora alcune sfide, come i costi elevati e la necessità di precisione nel parcheggio del veicolo, l’innovazione tecnologica sta facendo passi da gigante in questo campo. È quindi plausibile ipotizzare che nei prossimi anni questa tecnologia sarà matura e diffusa su larga scala.
In tutto il mondo, sono in corso numerosi progetti per la ricarica wireless delle auto. A Milano, ad esempio, sono stati installati i charger hi-tech di ATM, che possono ricaricare autobus elettrici con una potenza di 200 kW, fornendo fino a 200 km di autonomia in soli 8 minuti. Allo stesso modo, l’azienda israeliana Electron Wireless sta testando l’installazione di piastre sotto l’asfalto per ricaricare autobus elettrici in viaggio. In Svezia, è stata costruita la prima smart road al mondo, che utilizza un sistema simile.