NASA Luna La NASA inizierà ad estrarre le risorse presenti sulla superficie lunare entro i prossimi dieci anni, secondo quanto dichiarato da uno degli scienziati dell’agenzia spaziale statunitense.

Gli obiettivi iniziali riguarderanno la ricerca di ossigeno e acqua. Il team che si occuperà di portare a termine questa missione adotterà tutti i modi possibili esistenti pensati per sfruttare la superficie lunare al fine di cercar forme di vita umana. Dopo le prime fasi, entreranno in gioco anche le ricerche di altri materiali come il ferro e altre terre rare. La NASA stima che ci siano “almeno centinaia di miliardi di dollari di risorse non sfruttate sulla superficie della Luna“. L’agenzia statunitense non è l’unica ad essersi posta questi obiettivi. Anche altri Paesi e altre agenzie mirano a raggiungere gli stessi risultati.

Durante una conferenza a tema mining che ha avuto luogo qualche giorno fa a Brisbane, Gerald Sanders della NASA ha affermato che la missione inizierà presto, subito dopo aver inviato un impianto di perforazione di prova sulla Luna. Ci si augura che qualsiasi progresso fatto verso l’estrazione delle risorse attirerà anche l’interesse commerciale che potrebbe aiutare a ridurre ulteriormente i costi d’esplorazione. “Stiamo cercando di investire nella fase di esplorazione, per ridurre i rischi e i costi, in modo tale che gli investimenti esterni abbiano un senso per lo sviluppo e la produzione”, spiega Sanders, presso il Johnson Space Center della Nasa.

NASA pronta ad estrarre ossigeno e acqua sulla Luna entro i prossimi dieci anni

L’Agenzia spaziale australiana prevede di unirsi agli sforzi minerari della NASA, utilizzando un rover semi-autonomo per estrarre nuovi campioni entro il 2026. Gli ossidi al loro interno potrebbero rivelarsi fondamentali per estrarre ossigeno gassoso dalla Luna, che può essere utilizzato dagli astronauti per respirare. “Un passo fondamentale per garantire una presenza umana sostenibile sulla Luna, oltre al sostentamento delle future missioni su Marte”, dichiara Samuel Webster, assistente alla direzione dell’Agenzia spaziale australiana. All’inizio dell’anno, gli scienziati della Nasa hanno estratto con successo l’ossigeno dal suolo lunare all’interno di un ambiente simulato sottovuoto per la prima volta in assoluto.

Un team del Johnson Space Center dell’agenzia spaziale a Houston, in Texas, ha utilizzato un laser ad alta potenza per creare una reazione che ha il potenziale per produrre quantità significative di ossigeno. La tecnologia è descritta dai ricercatori come “un grande passo per lo sviluppo dell’architettura per costruire basi umane sostenibili su altri pianeti“. La NASA prevede di riportare gli esseri umani sulla Luna per la prima volta in più di 50 anni con il suo programma Artemis entro il 2024. Queste missioni avranno luogo di pari passo.

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