I numeri del 2022 sono davvero incredibili in merito al mondo della pirateria audiovisiva. Le IPTV hanno generato gravi problemi, facendo totalizzare più di 30 milioni di atti illegali in più rispetto all’anno precedente. Il 26% di questi è stato registrato sugli eventi sportivi in diretta, mentre i contenuti più presi di mira sono certamente i film con il 35%.
Su cinque persone è stato constatato che almeno quattro sono coscienti del reato che stanno commettendo. Ciò significa che gli utenti ormai trasgrediscono con consapevolezza, coscienti di minare gravemente l’integrità delle piattaforme. I numeri parlano dell’81%: questa percentuale è da attribuire alle persone consapevoli che la pirateria e a tutti gli effetti un reato.
Le perdite sono estremamente ingenti
e a riferirlo sono le personalità di spicco all’interno dell’ambito pay TV nazionale. A parlare questa volta è stato il CEO di DAZN Italia, ovvero Stefano Azzi che insieme all’azienda fa ormai parte da maggio dell’ACE, qua visione globale contro la pirateria. Azzi ha commentato l’impatto del problema sull’intera industria sportiva italiana, facendo riferimento alle grandi perdite che il settore subisce tutti i giorni:“Sebbene lo sport sia stabile al quarto posto nella classifica dei contenuti più piratati, dopo film, serie tv e programmi, gli eventi sportivi live continuano a far registrare, dal 2017, una crescita continua in termini di atti di pirateria commessi: 41 milioni solo nel 2022. Parliamo di un fenomeno criminale che sottrae al nostro settore più di 800 mila euro al giorno, oltre 24 milioni di euro ogni mese”.