I richiami auto sono una parte integrante del ciclo di vita dei veicoli, sia nuovi che meno recenti. Questi possono riguardare questioni di sicurezza, comfort o qualità, e sono gestiti da tutti i produttori, dalle citycar alle supersportive di lusso. Negli Stati Uniti, le autorità sono particolarmente rigorose in questo aspetto, e l’efficacia delle class action ha un impatto molto più significativo sui richiami rispetto all’Europa.
Nel 2022, il portale dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Trasporti (NHTSA) degli Stati Uniti ha registrato un numero significativo di richiami auto. Ford è in cima alla lista con 67 richiami che coinvolgono un totale di 8.636.265 veicoli. Seguono il Gruppo Volkswagen con 45 richiami per un totale di 1.040.885 veicoli, e Stellantis con 38 richiami per un totale di 3.041.431 veicoli. Altri marchi noti come Mercedes-Benz, General Motors, Kia, Hyundai, Tesla, BMW e Nissan
hanno anche registrato un numero significativo di richiami.D’altra parte, ce ne sono alcuni lasciati più o meno “in disparte”, e sono: Bugatti, con un solo richiamo che ha coinvolto 9 veicoli per un potenziale rischio di incidente dovuto a crepe negli pneumatici posteriori. Ferrari ha avuto un solo richiamo che ha coinvolto 23.555 veicoli per un potenziale rischio di incidente dovuto a una perdita di pressione nell’impianto frenante. Maserati ne ha avuti due per un totale di 943 veicoli, mentre Volvo ha avuto un solo richiamo per un totale di 15.674 veicoli.
Questi dati evidenziano l’importanza dei richiami auto per garantire la sicurezza dei veicoli e dei loro occupanti. Allo stesso tempo, mostrano come i produttori di auto stiano lavorando attivamente per identificare e risolvere i problemi che possono sorgere nei loro veicoli.