Oggi si parla di Scraping, una pratica molto particolare che in tanti conoscono ma senza conoscere il nome. Per questo motivo bisogna precisare cosa accade quando lo si pratica, soprattutto nel mondo della telefonia. Le agenzie telefoniche di grandi dimensioni acquistano dei pacchetti di dati personali da alcuni specialisti che si occupano di analisi del web, trovando dati anagrafici, indirizzi e numeri telefonici che possono portare a scoprire l’identità di una persona.
È proprio in questo modo che i call center riescono così a telefonare a tutti, ogni giorno e ad ogni ora senza problemi. Ora però la situazione sarebbe giunta ad un punto, almeno per il momento. Il Garante della privacy infatti avrebbe seguito le segnalazioni di alcuni utenti trovando un’azienda pronta alla vendita di un database pieno di dati. Questi riguardavano circa 12.500.000 persone
.Il divieto sarebbe arrivato per il titolare del celebre sito web trovanumeri.com, il quale dunque non potrà più effettuare la pratica del web Scraping. Inoltre dovrà anche pagare una sanzione da 60.000 €:
“L’attuale quadro normativo non consente infatti la creazione di elenchi telefonici generici che non siano estratti dal DBU, il data base unico che contiene i numeri telefonici e i dati identificativi dei clienti di tutti gli operatori nazionali di telefonia fissa e mobile”.
Come osserva il Garante della privacy, in questi anni sono state tantissime le richieste pervenute per un intervento in merito alla pubblicazione indebita di indirizzi, numeri di telefono e nominativi anche di titolari con un’utenza riservata.