Ci credereste se vi dicessimo che la Silicon Valley sta per essere battuta dall’Unione Europea in ambito di sostenibilità tecnologica?
È ormai da tempo, infatti, che dall’Europa stanno provenendo le proposte di legge più severe, i regolamenti più duri e le multe più salate per i colossi della tecnologia. Questo atteggiamento delle istituzioni europee è per noi esseri umani molto positivo, forse per le aziende un po’ meno. Spesso le leggi proposte riguardano dunque tematiche dedicate alla salvaguardia ambientale. L’ultima iniziativa, infatti, segue questa rotta: pochi giorni fa il Parlamento europeo ha approvato nuove regole che riguardano le batterie ricaricabili.
Cosa avranno di nuovo le batterie degli smartphone?
L’impatto ambientale provocato dalla produzione di batterie per dispositivi elettronici è noto da tempo. Nel 2021 l’European Environmental Bureau, infatti, aveva reso noto un report che accusava alcune pratiche diffuse da tempo nel settore elettronico, con batterie che spesso venivano incollate o posizionate in modo da renderle inaccessibili agli utenti. Questo portava all’acquisto di un nuovo dispositivo o alla sostituzione di quello avente.
Le batterie ricaricabili sarebbero una svolta per gli smartphone che spesso hanno difetti dopo poco tempo e per altri dispositivi elettronici, avendo inoltre l’obiettivo di “renderli più sostenibili, più duraturi e più performanti” tentando di limitare i danni. Per riuscirci, l’Ue intende praticamente costringere le aziende produttrici a renderle “facilmente rimovibili e sostituibili”.
Pare che il testo di legge sia stato scritto in modo da aggirare qualsiasi tentativo di dribbling da parte di aziende come Apple o Samsung, che potrebbero controbattere sostenendo che le batterie degli iPhone, ad esempio, sono già oggi sostituibili. È vero, lo sono ma soltanto in alcuni casi e solo se si usano degli strumenti appositi.
I punti di vista sono entrambi comprensibili:
- Le Aziende non vogliono che i loro costi di produzione aumentino, puntando al guadagno;
- L’UE, consapevole dell’attuale stato del nostro ecosistema, cerca di elaborare il maggior numero di modi possibili per proteggerlo e migliorarlo.
Una cosa è certa, il progresso tecnologico ormai deve necessariamente adattarsi alle condizioni ambientali, cercando di applicare soluzioni più ecosostenibili per “salvare” il nostro pianeta.