Prima di raccontarvela, facciamo un piccolo passo indietro, per cercare di capire di cosa stiamo parlando. Il canone Rai è una imposta nata per finanziare la TV pubblica, comunemente la Rai, estesa poi anche alla radio di Stato. Il suo costo fisso per il 2023 è di 90 euro, e per impedire l’evasione fiscale, il Governo ha pensato di addebitare il tutto direttamente sulle bollette dell’energia elettrica, con un pagamento a rate fisse senza interessi.
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Per non pagare legalmente il canone Rai è necessario soddisfare un requisito fondamentale: non disporre nella propria abitazione di un televisore. Dovete infatti ricordare che la condizione alla base della tassa è proprio il possesso di un apparecchio di questo tipo, ciò sta a significare che se dovesse venire a mancare, l’utente italiano ha pieno diritto di presentare domanda di esenzione allo Stato. Per farlo basta compilare un modulo (più precisamente una autodichiarazione), ed inviarla direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Tutti gli altri devono pagare correttamente la tassa, a meno che non abbiano più di 75 anni con un reddito famigliare che non supera gli 8000 euro. Solo in questo caso potranno richiedere l’esenzione, e nel contempo guardare tranquillamente la TV.