Quanti di voi dormono con gli smartphone vicino a letto o persino sotto il cuscino? Avete mai pensato che questo potrebbe? Forse dovreste cominciare a farlo.
Il nostro smartphone è per noi quasi un migliore amico, sempre presente, un qualcosa di cui non potremo mai fare a meno, tanto da dormirci praticamente insieme. Tuttavia, ci sono delle problematiche dal punto di vista tecnologico, presentatesi già negli anni scorsi, che stanno ricominciando a farsi sempre più insistenti. Tali problematiche sono legate alla composizione dei nostri cellulari: un esempio è la costituzione delle loro batterie, che in teoria dovrebbero essere sempre più efficienti, potenti e sicure.
In passato però queste hanno dimostrato una certa attitudine ad essere pericolose. Ci sono state notizie di cronaca riguardanti la loro esplosione e il coinvolgimento del proprietario del dispositivo, rimasto ferito, o danni ad oggetti adiacenti. Vi rassicuriamo dicendo che non si tratta di una condizione diffusa e che avviene in maniera del tutto casuale.
Quindi il nostro smartphone potrebbe davvero esplodere?
Gli smartphone, e i dispositivi, più moderni posseggono batterie concepite per essere utilizzate a lungo ed avere una certa resistenza. Ci sono rari in casi in cui può accadere il loro surriscaldamento. A provocare questo fenomeno entrano in gioco diversi fattori.
Il costante utilizzo il modo in cui la batteria viene sollecitata, ad esempio tramite applicazioni energivore come i giochi, possono rappresentare una delle principali condizioni causanti il surriscaldamento. Alcuni smartphone, infatti, sono attrezzati nel software, mandando avvisi all’utente quando le temperature stanno raggiungendo delle soglie pericolose.
A provocare surriscaldamenti, e in alcuni casi esplosioni, degli smartphone possono essere anche i difetti di fabbricazione. Un esempio emblematico è stato il caso del Samsung Galaxy Note 7 nel 2017. Dopo esser stato da poco distribuito, si riscontrarono casi numerosi in cui lo smartphone era addirittura esploso, causando danni importanti. Il colosso coreano allora svelò i motivi del fenomeno, spiegando che vi fu un difetto di fabbricazione riguardante la non perfetta aderenza tra il telaio con la batteria.
In particolar modo vi consigliamo di verificare, soprattutto nel caso di smartphone non nuovissimi, un eventuale gonfiore della batteria, segnale di un possibile rischio di surriscaldamento ed esplosione.
In questo periodo, nel pieno dell’estate, vi raccomandiamo inoltre di prestare attenzione e di non lasciare il telefono sotto la luce solare o nel letto. Potrebbe capitare che il vostro cellulare abbia delle anomalie e causare dei veri e propri incendi. Come spesso avrete sentito è inoltre consigliato non utilizzare il proprio smartphone sì lo si sta caricando. Un altro consiglio è quello di usare dei cavi e caricabatterie originali compatibili e non prodotti low cost, in quanto quest’ultimi non sono spesso settati in modo preciso per fornire energia in modo sufficiente e continuo ai vostri dispositivi.
Il nostro scopo non è di certo quello di spaventarvi. Tali eventi avvengono molto raramente, ma attuare questi consigli potrebbe ancor più evitare che si accadano.