Mastercard sta aiutando tutte le sue banche a prevenire eventuali truffe piuttosto che aiutare i clienti solo in un secondo momento quando il dado è ormai tratto. Anche altre banche hanno deciso di prender parte all’iniziativa.
L’azienda promuoverà il nuovo sistema volto a proteggere i clienti in collaborazione con banche britanniche tra cui Lloyds Bank, Halifax, Bank of Scotland, NatWest, Monzo e TSB. Per riuscire ad identificare le truffe sarà necessario consentire l’accesso ai dati dei pagamenti. Il nuovo sistema pensato da Mastercard mira ad aiutare le banche ad ottenere una valutazione istantanea che mostri il reale rischio che un pagamento possa essere una truffa. Attività dell’account di ogni cliente e i rapporti con i beneficiari saranno alcuni dei fattori presi in esame.
Ajay Bhalla, presidente della divisione cyber e intelligence di Mastercard, dichiara che stanno aiutando le banche a prevedere quali pagamenti vengono effettuati dai truffatori per fermarli già sul nascere. Individuare pagamenti fraudolenti tra milioni di transizioni che hanno luogo ogni giorno è difficile come trovare un ago in un pagliaio. Tuttavia, nel corso degli ultimi quattro mesi una delle banche partner del progetto – TSB – ha confermato che le nuove misure adottate da Mastercard stanno contribuendo a migliorare la sicurezza dell’azienda.
Mastercard e altre banche stanno lavorando ad un nuovo sistema pensato per proteggere i clienti dalle truffe
Paul Davis, che si occupa nello specifico proprio di truffe presso TSB, ha dichiarato: “Individuare pagamenti fraudolenti è più complesso di quanto si possa pensare, i truffatori diventano sempre più credibili, quindi gli strumenti di prevenzione e monitoraggio sono fondamentali. La nostra partnership con Mastercard permette di sfruttare l’intelligence necessaria per identificare gli account fraudolenti e impedire che riescano a raggiungere i clienti”.
Il Financial Ombudsman Service ha recentemente affermato che la percentuale di truffe nonostante i miglioramenti continua a crescere se si considera il quadro generale. Molti tentativi di frode più recenti riguardano soprattutto investimenti o criptovalute. Infatti, è stato registrato un numero crescente di reclami. Ad esempio, può capitare di essere corteggiati da qualcuno online che in realtà ha il solo scopo di truffare la persona dall’altra parte dello schermo parlando di criptovalute in cui investire.
Spesso capita anche di ricevere direttamente delle telefonate da un truffatore che si finge la propria banca con lo scopo di convincere ad effettuare pagamenti in realtà non necessari. Molte banche, solitamente, aiutano i clienti in questi casi con un rimborso. Tuttavia, non sempre avviene nei tempi e modalità previsti. Sono in corso piani per rendere obbligatorio anche il rimborso per le vittime di frode. Il Payment Systems Regulator (PSR) ha affermato che entro la fine dell’anno le nuove normative costringeranno le banche a rimborsare i clienti.