Sicuramente vi sarà capitato almeno una volta di parlare con amici, familiari, figli, colleghi di un prodotto o servizio, e ritrovarvelo tra le pubblicità all’interno di social network come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube.
Questo dimostra quanto uno smartphone sia in grado di ascoltare ciò che diciamo, rielaborare i dati per andare a proporci tramite pubblicità, quello di cui abbiamo bisogno.
I nostri telefoni cellulari ascoltano ciò che diciamo. E questo accade anche quando i dispositivi sembrano spenti, ovvero quando sono in modalità stand by, con tanto di blocco inserito e schermata nera. Andrea Cappelli su Libero nell’articolo ‘Il telefono ti spia anche da spento’ si domanda: i nostri smartphone ci spiano? Sono in grado di ascoltare ciò che confidiamo ai nostri amici al bar, trasformando quelle informazioni in pubblicità? La risposta è sì.
L’ultimo a confermare questo fatto è stato Alessandro Curioni, esperto di cybersecurity intervistato ieri da Stefano Lorenzetto sul Corriere . Alla domanda secca “È vero che i cellulari ci ascoltano?” è seguita una risposta immediata: “Ho fatto un esperimento. In un corso aziendale ho ripetuto trenta volte la frase “Avengers Endgame”. Più tardi, tra i risultati di Google mi è apparsa la data di uscita del film Avengers: Endgame“.
Per evitare questo inconveniente basta disattivare il sistema di controllo vocale cliccando sull’icona Google e accedere alle impostazioni, disattivando il comando “accedi con Voice Match”. Infine, è bene specificare che il più delle volte non sono i sistemi di registrazione dei telefoni a “intercettarci”: a fornire le informazioni siamo noi stessi ogni volta che scriviamo un post su Facebook o digitiamo qualcosa sulla barra di ricerca.