L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il campo della medicina, offrendo nuovi strumenti per migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie. Un esempio recente è Charm, uno strumento sviluppato da un team di ricerca della Scuola di Medicina di Harvard, guidato da Kun-Hsing Yu. Questo è stato progettato per supportare i chirurghi durante le operazioni, suggerendo quanto tessuto asportare e selezionando il trattamento più adatto per il paziente in base alla tipologia di tumore.
Intelligenza artificiale: Charm è la soluzione ai problemi sui tumori?
Per addestrare Charm, i ricercatori hanno analizzato oltre 2.000 campioni di tumori cerebrali provenienti da 1.524 pazienti. Il dispositivo ha dimostrato di essere in grado di distinguere i vari tipi di tumori con una precisione che ha raggiunto il 93%. Inoltre, Charm è stato in grado di individuare le caratteristiche del tessuto che circonda le cellule tumorali, fornendo informazioni preziose per la scelta del trattamento e la prognosi del paziente.
Attualmente, la prassi medica prevede il prelievo del tessuto tumorale direttamente in sala operatoria. Il campione viene poi immediatamente congelato per essere analizzato successivamente. Tuttavia, il processo di congelamento può alterare il tessuto e causare la perdita di informazioni importanti per la terapia successiva. Charm può superare questo limite, analizzando il tessuto in tempo reale e fornendo informazioni preziose senza la necessità di congelarlo.
Nonostante i risultati promettenti, Charm dovrà essere periodicamente riaddestrato per tenersi al passo con le nuove scoperte in ambito medico. Come ha affermato Yu, “Similmente ai medici umani che devono impegnarsi in una formazione continua”. L’uso dell’IA in medicina rappresenta un notevole passo avanti nella lotta contro i tumori. Strumenti come Charm possono migliorare la precisione della diagnosi e del trattamento, aumentando le possibilità di successo delle terapie e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è importante ricordare che l’IA non sostituisce il medico, ma è un complemento che può aiutare a prendere decisioni più informate e personalizzate.