L’ultima truffa riguarda proprio un messaggio che sta girando in queste ultime settimane. Il testo recita: «Ciao mamma, il mio cellulare è rotto. Ti sto scrivendo ora dal telefono di un amico. il mio nouvi (col refuso, ndr) numero è… Scrivimi su whatsapp».
La truffa si attiva in questo modo: chi non riconosce l’inganno e seguirà quanto nell’sms ricevuto, scriverà poi un messaggio su Whatsapp. A questo punto facendo pensare alla vittima che il familiare di essere un familiare in una situazione pericolosa o emergenza, i truffatori cercheranno di spingere i malcapitati a compiere determinate azioni. Quali? L’invio di denaro o di informazioni sensibili per risolvere determinati problemi tra cui, guarda caso, proprio le credenziali della carta di credito o gli estremi del conto corrente. Strano no? Ma a volte la preoccupazione vince e fa brutti scherzi.
Il metodo per proteggersi da un tentativo di smishing
è solo uno: non cliccare sul link contenuto nel messaggio. Nel caso in cui cliccaste il link cadendo nella truffa, la polizia postale consiglia di fare tre cose:Sono tre le truffe maggiormente diffuse attraverso i dispositivi elettronici, ma che sia cellulare o computer, l’obiettivo è sempre lo stesso.
Con il termine phishing si indicano le truffe effettuate tramite internet, nelle quali i truffatori si fingono un ente affidabile e riescono tal modo modo ad ingannare gli utenti.
Il termine vishing, invece, si riferisce alle truffe telefoniche, in cui il finto operatore sfrutta la voce della vittima registrando la conversazione.
Infine c’è lo smishing, il cui strumento è l’SMS. Questi messaggi solitamente contengono link a pagine web da cui poi vengono poi estorti dati sensibili con l’inganno.
In sostanza: attenti ai dettagli, non cliccate alcun link sospetto e impostate password sicure, cambiandole anche con costanza. Il pericolo è sempre in agguato.