Lo scorsa settimana Meta ha deciso di lanciare in tutto il mondo la sua nuova app social Threads, quasi in tutto il mondo, in Europa infatti, il social network non è ancora disponibile ufficialmente, il motivo è molto semplice, mancano ancora gli accordi sulla gestione della privacy e Meta non volendo rischiare multe da parte del garante ha preferito attendere di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi per non correre nessun rischio.
Nonostante tutto, in molti sono riusciti ugualmente a utilizzare la piattaforma mediante un’installazione dell’app attraverso apk scaricati dal web su siti non ufficiali, processo che ha consentito di bypassare il blocco geografico del download, almeno fino ad oggi, Meta ha infatti provveduto a bloccare tutti gli accounts che sfruttavano Threads in Europa, la pacchia è dunque finita.
A quanto pare è ancora possibile effettuare l’accesso e guardare i post altrui nella timeline, per il proprio account però i thread eventualmente pubblicati in questi giorni non vengono caricati ma sul profilo si legge solo la frase “Contenuto non disponibile”
.Si tratta dunque di un blocco totale non tanto dell’account, bensì della possibilità di utilizzarlo in modo attivo, a quanto pare, nemmeno una VPN aggira il problema, sembrerebbe infatti che Meta abbia legato la nazione di provenienza ad ogni account, se dunque su un account è presente l’info della creazione europea, questo verrà bloccato indipendentemente dalla posizione in tempo reale.
A creare tutti questi problemi in Europa è il Digital Markets Act, il quale in assenza di consenso, vieta di usare dati combinati per la generazione di inserzioni personalizzate Meta, infatti, combina i dati di Threads e quelli di Instagram.