Le auto elettriche, pur essendo un’ottima soluzione per contrastare il cambiamento climatico, risentono negativamente delle ondate di calore. Questo è dovuto alla natura delle batterie dei veicoli, che con il caldo rischiano di deteriorarsi. Non si tratta di un deterioramento immediato, ma di un processo graduale, simile a una malattia cronica, che peggiora con l’esposizione ai fattori di rischio.
Dal punto di vista termodinamico, l’auto deve consumare di più per mantenere la propria temperatura e quella dei passeggeri a un livello adeguato. Ma il vero problema è la chimica delle batterie agli ioni di litio. Quando la temperatura sale, gli ioni accelerano i loro movimenti e faticano a legarsi all’anodo e al catodo. Questo spostamento tra i due poli è ciò che trasferisce l’energia al motore. Inoltre, il calore e la pressione possono causare rotture nella batteria che ne deteriorano le performance.
Il risultato è una riduzione della durata della batteria, un fenomeno simile a quello che si verifica quando un telefono si spegne automaticamente perché si è surriscaldato. È come se la batteria fosse costantemente sotto carica, con gli ioni che si muovono nello stesso modo. Per mitigare questi effetti, ci sono alcuni rimedi. È consigliabile lasciare l’auto all’ombra, soprattutto d’estate, e utilizzare i caricatori rapidi il meno possibile. È inoltre utile tenere l’auto sotto carica quando la si lascia in garage e staccare il cavo quando la batteria raggiunge il 100%.
La durata della batteria nel tempo sta diventando un aspetto sempre più importante per chi acquista un veicolo elettrico. E con le estati che diventano sempre più calde, potrebbe diventare un fattore chiave per i produttori per differenziarsi sul mercato.