Ora le regole sono diverse e chi si serve della pirateria rischia grosso. Le IPTV andranno pian piano a scomparire. Le cose sono infatti cambiate per quanto riguarda il mondo della pirateria audiovisiva. Gli utenti che sceglieranno d’ora in poi di servirsi di un abbonamento di tipo IPTV, dovranno stare molto attenti siccome la probabilità di finire nelle maglie della rete della legge saranno sempre più alte. Con l’approvazione da parte del Senato riguardo all’ultima proposta di legge diventata poi un vero e proprio decreto, ecco che arriva una nuova regola. Questa consentirà anche ad un ente come l’AGCOM di avere tra le sue mani molti più poteri rispetto al passato. Sarà infatti sua facoltà intervenire in maniera tempestiva per bloccare i trasgressori, fermando subito il segnale di trasmissione, al massimo con 30 minuti di lavoro.
L’AGCOM inoltre potrà anche effettuare altri controlli di cui prima non aveva il permesso.
IPTV: cosa rischia chi viene beccato
Tutte le persone che verranno beccate a smerciare abbonamenti IPTV, potranno finire in carcere per un periodo da 6 mesi a 3 anni. Le sanzioni invece potrebbero colpire semplici utilizzatori, i quali potrebbero vedere rifilarsi a casa una multa che parte da 2.582 euro fino ad arrivare a 15.493 euro.
I vertici del mondo del calcio in particolare hanno espresso la loro soddisfazione in seguito a questa decisione, come ha fatto il presidente della Lazio Claudio Lotito. Colui che riveste anche la carica di senatore di Forza Italia ha rammentato tutti i danni che la pirateria ha provocato all’economia italiana, con 1,7 miliardi in meno di ricavi.