Gli utenti di veicoli elettrici si trovano di fronte a un cambiamento significativo nel panorama delle tariffe di ricarica. Enel X Way, un fornitore di energia, ha deciso di modificare la sua politica, rendendo meno conveniente per i suoi clienti gli abbonamenti mensili per le colonnine di ricarica. Questo cambiamento rappresenta un’inversione di rotta rispetto alla convenienza economica che spesso viene associata all’uso di veicoli elettrici.
In passato, i veicoli elettrici, pur avendo un costo iniziale più elevato, erano considerati più economici in termini di utilizzo e manutenzione rispetto ai veicoli a benzina. Tuttavia, la recente decisione di Enel X Way sembra andare in direzione opposta. A partire dal mese di luglio, le tariffe agevolate sono state limitate solo all’Italia, mentre dal 1° agosto, tutti gli utenti dovranno pagare l’importo intero. Questo significa che non ci saranno più distinzioni e chi aveva sottoscritto un contratto di trenta giorni si troverà a dover pagare dal 15 al 20% in più.
Nonostante la discesa dei costi energetici, il fornitore di energia ha deciso di adeguarsi all’aumento dei prezzi che coinvolge altre aree. Questo ha causato lamentele da parte di molti utenti, che si sono trovati di fronte a un aumento improvviso e non annunciato delle spese. Dunque, a partire dal 23 luglio
, non sarà più possibile utilizzare l’abbonamento fuori dai confini nazionali e chi vorrà continuare con questo sistema dovrà accettare di pagare molto più denaro. Nonostante la speranza che la misura venisse prorogata, Enel ha deciso di aumentare i prezzi di tutti i suoi prodotti.In seguito a ciò, molti proprietari di veicoli elettrici si sono rivolti ad altri fornitori privati. Ad esempio, Be Charge ha proposto quattro offerte, con prezzi che vanno da 0,35 a 0,40 centesimi al kWh. Anche A2A ha offerte competitive, con prezzi che vanno da 0,32 a 0,53 centesimi al kWh.
Tuttavia, il colpo più duro è stato riservato a coloro che viaggiano per lavoro o che avevano pianificato di recarsi all’estero per le vacanze, contando di poter ricaricare i loro veicoli in uno dei 200.000 punti di ricarica. Per loro, l’unica soluzione è il Pay per Use, che non è sempre la soluzione più conveniente. Inoltre, se si sceglie questa opzione, Enel trattiene 45 euro come pre-autorizzazione, che verranno restituiti solo successivamente, secondo i termini e le condizioni del servizio.