Uno dei più grandi problemi che affligge da decenni la nostra penisola è senza alcun dubbio l’evasione fiscale, un problema abbastanza complesso da gestire che divide il popolo ed il Governo, in tale contesto abbiamo infatti una parte che se ne approfitta e cerca tutti gli stratagemmi per evadere le tasse, dall’altro invece abbiamo chi è realmente strangolato dalla pressione fiscale e non riesce corrispondere tutto ciò che dovrebbe, in tale contesto il vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini, ha spinto per una rande e definitiva pace fiscale per “liberare” quei milioni di italiani che sono ostaggio dell’Agenzia delle Entrate.
Di avviso completamente diverso è invece il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, il quale non vuole cedere minimamente terreno e non vuole si abbassi il livello di attenzione contro l’evasione, il politico non esclude forme di pagamento concordate per la corrispondenza di tasse arretrate, ma punta a rafforzare e a rendere più facili e immediati i controlli fiscali utilizzando Intelligenza Artificiale e fatturazione elettronica.
Queste volontà sono state espresse durante la settima tappa del convegno Facciamo semplice l’Italia, un’iniziativa itinerante del Dipartimento della funzione pubblica che punta al rinnovamento e al miglioramento della Pubblica Amministrazione.
Maurizio Leo ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Oggi abbiamo un tax gap che oscilla tra 75 e 100 miliardi ed è elevato, dobbiamo combatterlo con altre forme tipo il concordato preventivo, che non vuol dire abbassare la guardia. La lotta all’evasione va fatta e la faremo nel modo più efficace possibile, ma dobbiamo farla con mezzi nuovi.“.
Anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha voluto rispondere poi a Salvini, sottolineando come il pretendere i vari arretrati tributari, non sia un atto di persecuzione, bensì un atto di Giustizia verso coloro che invece pagano le tasse fino all’ultimo centesimo e necessitano dei servizi pubblici.