Le azioni Tesla stanno calando sempre più a fondo a Wall Street (-9,6% in dirittura d’arrivo). Tutto ciò sta allontanando il primo costruttore di auto elettriche dai 900 miliardi di dollari di capitalizzazione raggiunti in precedenza. La colpa è stata data ai nuovi alert sulla redditività arrivati dalla trimestrale, presentata nei giorni passati. Non è bastato al mercato che l’eps nel secondo trimestre sia stato di 91 centesimi, superiore agli 81 centesimi per azione stimati dagli analisti. E neanche che il fatturato sia salito di colpo con +47% a 24,9 miliardi di dollari, anche in questo caso superiore alle aspettative (24,5 miliardi).
Elon Musk, commentando i conti, ha dichiarato in risposta che Tesla dovrà ridurre i prezzi se i tassi di interesse continueranno a salire. Già in precedenza sono stati effettuati tagli netti ai listini che hanno spinto i volumi, però hanno anche portato ad una depressione del margine lordo, sceso al 18,1%. Tutto ciò non ha fatto piacere agli investitori. Il tycoon ha comunque minimizzato come suo solito: i margini di profitto in calo sarebbero solo effetti temporanei.
I rimedi per far risalire le azioni Tesla messi in atto da Musk
Oltre ad agire sui prezzi, Tesla sta investendo i suoi larghi fondi in nuovi modelli. Molto discusso è stato infatti il Cybertruck, la cui distribuzione è in ritardo sulla tabella di marcia. Secondo Alec Lucas (Research Analyst di Global X): «l’imminente lancio del Cybertruck, unito ai miglioramenti dei prodotti e ai recenti tagli dei prezzi degli altri modelli, dovrebbe aiutare Tesla a rimanere competitiva». Tuttavia, c’è una complicazione non indifferente da considerare.
L’azienda ha dichiarato di avere ora 16 giorni di forniture globali, rispetto ai 15 dello scorso trimestre e ai soli quattro di un anno fa a causa delle scorte a disposizione. Infine, sebbene Tesla sia ancora sulla buona strada per produrre circa 1,8 milioni di veicoli nel 2023, la produzione sicuramente diminuirà nel trimestre in corso a causa di una messa a punto degli impianti.
Inoltre, per cercare di far crescere le azioni, Musk unisce la creazione di Dojo, il supercomputer su cui prevede di spendere almeno 1 miliardo di dollari entro la fine dell’anno prossimo.
Questi “rimedi” avranno effetti positivi? Dovremo forse aspettare il prossimo anno per scoprirlo, ma intanto gli investitori continuano a vendere.