In questo modo ogni risposta sarà calibrata e su misura per ciascun utente. Ciò potrebbe significare iniziare sempre conversazioni con il chatbot sulla base di quanti anni hai, che lavoro fai, che linguaggio utilizzi, le tue preferenze e così via. Queste istruzioni sono utili per l’utente ma anche per ChatGPT di per sé. Gli utenti potrebbero indirizzarlo su quale tono utilizzare nelle risposte, ad esempio, oppure dirgli di attenersi ad un limite ben preciso di parole totali.
La nuova opzione viene fornita con una serie di avvisi sul modo in cui vengono utilizzati i dati personali. Le informazioni raccolte per creare le proprie istruzioni personalizzate potrebbero essere condivise con gli sviluppatori di qualsiasi plug-in, ad esempio, oltre ad essere utilizzate da OpenAI. L’azienda afferma che utilizzerà le istruzioni personalizzate degli utenti “per migliorare le prestazioni dell’IA, ad esempio insegnando a ChatGPT come adattare le risposte alle istruzioni fornite dall’utente senza esagerare”.
L’opzione “istruzioni” viene fornita con alcune restrizioni volte a garantire l’impossibilità per le persone di infrangere le regole di ChatGPT. Per il momento OpenAI non rende disponibile la nuova funzionalità nel Regno Unito e in Europa. Le autorità di regolamentazione sono particolarmente preoccupati per il modo in cui i dati vengono utilizzati da OpenAI. In Italia tali preoccupazioni sono tali che il Paese ha vietato l’accesso al chatbot.
Gli utenti per usufruire della nuova funzione devono anche avere un abbonamento al livello “Plus” di OpenAI, attualmente disponibile solo in versione beta. La società prevede di distribuirlo a tutti “molto presto”. Al momento, ChatGPT non ricorda nulla delle conversazioni precedenti ogni volta che si effettua l’accesso. Le istruzioni personalizzate risolveranno soprattutto questo problema. La funzione può essere utilizzata facendo clic sulle impostazioni, quindi facendo clic su “funzionalità beta” o “nuove funzionalità” e abilitando “istruzioni personalizzate”.