Il canone Rai è una tassa nazionale che ogni utente possessore di un televisore si ritrova costretto a versare, sempre su base annuale di circa 90 euro, per finanziare lo sviluppo dell’infrastruttura e la TV pubblica in sé (oggi viene compresa anche la radio). Per combattere l’evasione fiscale, nel corso degli anni lo Stato ha giustamente pensato di obbligare il consumatore al pagamento, andando a raccogliere alla fonte in prima persona il denaro, infatti al giorno d’oggi si paga con addebito diretto sulle bollette dell’energia elettrica (circa 9 euro al mese per 10 mesi complessivi).
Da moltissimo tempo la politica del nostro paese, esponenti di vari partiti (perlopiù quando si trovavano all’Opposizione), ha incluso nelle campagne l’abolizione del canone Rai, ma sfortunatamente all’alba del 2023 nessuno sembra avere trovato una soluzione. Il motivo è semplice: il gettito fiscale fa comodo allo Stato, e rinunciandovi dovrebbe riuscire a garantirsi un introito da un’altra parte. Per questo motivo non lasciatevi incantare da notizie che parlano di disattivazione del Canone, è possibile richiedere l’esenzione, questo è vero, ma solo in determinati casi.
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Canone Rai, la tassa è gratis?
Per poter godere dell’esenzione dal pagamento del canone Rai non dovete avere in casa un televisore, in questo caso potrete presentare una autodichiarazione allo Stato, e di conseguenza potrete non pagare la tassa. Oltre alla suddetta branca della popolazione, solo gli over75, con un reddito annuo famigliare inferiore agli 8000 euro, potranno godere della suddetta esenzione.