L’uso quotidiano e prolungato degli smartphone è una questione che solleva preoccupazioni riguardo alla salute umana, in particolare per quanto riguarda l’esposizione alle radiazioni. Un’organizzazione tedesca, Bundesamt fur Strahlenschutz, ha condotto uno studio per monitorare i livelli di radiazioni emesse dai vari modelli di telefoni presenti sul mercato.
Smartphone radioattivi: i modelli più rischiosi
La nostra dipendenza dagli smartphone è in costante aumento, sia per motivi di lavoro, studio o svago. Nonostante la maggior parte delle persone abbia difficoltà a separarsi dal proprio cellulare, alcune persone cercano di limitare il più possibile il loro utilizzo a causa delle temute radiazioni.
L’organizzazione Bundesamt fur Strahlenschutz ha l’obiettivo di garantire la sicurezza dalle radiazioni telefoniche. Per quantificare la presenza di radiazioni elettromagnetiche assorbite dal nostro corpo a causa dell’utilizzo del cellulare, utilizza un indice chiamato SAR. Un livello SAR più basso indica minori radiazioni emesse. L’organizzazione ha anche stilato una lista di alcuni modelli di telefoni che sembrerebbero emettere un numero molto elevato di radiazioni.
Fortunatamente, i modelli di ultima generazione sono stati progettati per ridurre al minimo gli effetti nocivi delle radiazioni. Tuttavia, alcuni smartphone emettono più radiazioni di altri. Tra questi, si trovano il Samsung Galaxy S21 Ultra (2021) con un indice SAR di 1,79, l’Oppo Find X3 Pro (2021) con un indice SAR di 1,26, il Oneplus 9 (2021) e il Motorola Edge 20 (2021) entrambi con un indice SAR di 1,00, e l’iPhone 13 Pro (2021) con un indice SAR di 0,99.
Sebbene nessuno di questi modelli superi il limite di 2,0 W/Kg imposto dalle normative vigenti nell’Unione Europea, i tassi di radiazioni sono comunque abbastanza elevati. È quindi importante fare attenzione all’uso dei dispositivi mobili e cercare di limitare l’esposizione alle radiazioni il più possibile.