Quasi quattro anni dopo aver fondato Worldcoin, il capo di OpenAI Sam Altman ha annunciato che le criptovalute sono ora disponibili in Paesi in cui non sono ancora vietate per motivi normativi o legali. Più di 1,5 milioni di persone si sono iscritte prima del lancio ufficiale, ciascuna ricevendo una quota di token in cambio della scansione dell’iride eseguita da una sfera d’argento a sua volta sviluppata dalla startup.
I dati biometrici sono stati utilizzati per verificare l’unicità di ogni individuo e garantire che nessuno si registrasse più di una volta. Ogni persona può utilizzare i token, che attualmente hanno un valore di 2,59 dollari, secondo CoinMarketCap. Worldcoin (WLD) è simile ad altre criptovalute come il bitcoin, in quanto utilizza la tecnologia blockchain per consentire le transazioni digitali. Secondo il sito web, gli utenti possono usarlo per “rimesse, dare la mancia agli artisti, acquistare e vendere beni e servizi”.
Il principale elemento di differenziazione è il modo in cui gli utenti si registrano. I sostenitori della privacy avvertono che questo potrebbe portare ad un mercato nero dei dati biometrici ottenuti dagli utenti. Worldcoin ha difeso la sua tecnologia affermando che i dati sono utilizzati solo per verificare l’autenticità dell’utente in fase di registrazione. Sul sito della startup si legge: “Non vogliamo sapere chi sei, solo che sei tu”.
Il co-fondatore di Worldcoin, Alex Blania, ha dichiarato che il Worldcoin “potrebbe aumentare drasticamente le opportunità economiche, ridimensionare la distinzione tra gli esseri umani e l’IA online preservando la privacy, consentire processi democratici e infine mostrare il potenziale dell’IA a 360 gradi”. Ha aggiunto: “Worldcoin è un tentativo di allineamento su scala globale, il viaggio sarà impegnativo e il risultato è incerto. Ma trovare nuovi modi per condividere ampiamente la prossima prosperità tecnologica è una sfida fondamentale del nostro tempo”.