OPPO Pad 2 è un tablet di fascia media che mi è piaciuto tantissimo; da utilizzatore di tablet Apple, ho sempre avuto difficoltà a trovare prodotti Android che fossero validi al punto giusto da farmi abbandonare il gadget della mela. Questo dispositivo del marchio cinese invece, è riuscito a conquistarmi, complice il prezzo aggressivo e la ricca dotazione che l’azienda ha riservato per noi utenti. Parto subito dal prezzo così ci togliamo il sassolino dalla scarpa: costa 599,99€ con in omaggio la OPPO Smart Touchpad Keyboard e la OPPO Pencil. Piccola precisazione: arriva in una sola configurazione con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna.
Quando si parla di tablet però, occorre sempre essere precisi e capire quale sarà la destinazione d’uso, ovvero, in soldi spicci, “per cosa lo utilizzerete“? Parliamoci chiaro: spesso un prodotto del genere, può sostituire un utilizzo basico di un PC entry level, di un Chromebook. Si possono prendere appunti, si può studiare, navigare sul web, gestire la mail e i social, ma non solo. Si può giocare, si possono editare documenti con una suite Office e, perché no, si può fare un po’ di editing fotografico con app preposte allo scopo. Ma quindi, perché mi è piaciuto tanto questo dispositivo? Perché fa tutto questo… e lo fa benissimo. Non si impunta, non ha lag, non ha rallentamenti e poi ha un design minimal e originale al tempo stesso.
Io ho ricevuto il set completo composto dal tablet (in una singola confezione contenente il gadget e il cavo per la ricarica), la penna in un box separato e la cover tastiera in un’ultra scatola. Packaging curato che, devo dirlo, mi è piaciuto più di quello di altri device del marchio (smartphone, in primis). Ma tanto, delle confezioni, che ve ne fate? Non so voi, ma io le metto nella libreria e le utilizzo come arredo, ma tant’è, non abbiamo tutti le stesse manie. Peccato solo per l’assenza del charger; su un tablet io il caricatore me lo sarei aspettato.
Parliamoci chiaro: i tablet oggi sono spesso simili fra loro; cornici ridotte e simmetriche sulla parte anteriore che li rende tutti “fratelli gemelli”. Ciò che fa la differenza (come accade anche negli smartphone) è la back cover e posso ammettere che quella dell’OPPO Pad 2 merita tantissimo. Finitura satinata, grande camera in alto al centro del pannello con flash LED all’interno e gli speaker invece, sono quattro e sono posti ai lati che, a proposito, suonano molto bene con bassi discreti e alti “squillanti”, forse un po’ troppo. Curioso l’aspect ratio 7:5 e il pannello è un LCD IPS da circa 11″. Onestamente non mi posso lamentare: bello… è bello, e poi pesa circa 550 grammi e si tiene bene in mano. Non ci sono mai tocchi involontari. È identico poi al fratellino OnePlus Pad con cui condivide tutte le caratteristiche ma ha un prezzo più elevato (quello di OPPO) per via dello storage da 256 GB.
Il display di questo OPPO Pad 2 è piacevolissimo: risoluzione 2800 x 1200 pixel con refresh rate di 144 Hz. Il risultato è ottimo, sia nella visione dei contenuti in streaming, su YouTube, sulle piattaforme, che nel gaming. Forse riflette giusto un pelo troppo; spesso uso il tablet a pranzo “per compagnia”, e quando la luce della parete rimbalza o la luce solare è troppo forte, mi trovo a non vedere benissimo e inizio a smanettare con la luminosità dello schermo. Ripeto: sto cercando il pelo nell’uovo ma per esperienza posso dirmi che mi accade anche con un iPad Air del 2022. Questo, dalla sua, ha perfino più tecnologia ed è più fluido: l’ho apprezzato nel gaming e nella navigazione all’interno del sistema.
Il processore sotto la scocca è il potentissimo MediaTek Dimensity 9000 coadiuvato dalla RAM da 8 GB e dalla memoria interna di 256 GB. Come va questo SoC? Precisazione: non mi piace fare stress test fasulli per fare la gara dei numerosi. Mi interessa a livello pratico come si comporta. Un buon tablet deve essere piacevole nell’uso quotidiano, leggendo le notizie a prima mattina quando faccio colazione, senza impallarsi con un titolo più impegnativo come PUBG Mobile, senza Crash e riavvi spontanei. Sicuramente la ColorOS in tutto ciò aiuta a rendere fluido il tutto, ma l’hardware merita. Concludiamo segnalando la batteria da 9500 mAh che si ricarica a 65W; voi avete un charger così potente? Io ho adoperato quello del MacBook Pro, ma il mio consiglio è sempre identico. Prendetene uno after market da Amazon; ve ne lascio uno linkato qui sotto in descrizione. Ma quanto dura la batteria? Bhe, posso divi che sono riuscito – a parità di utilizzo – ad avere più autonomia rispetto a quella che ho con l’iPad che posseggo.
Piccola precisazione: la versione in prova ha il modulo solo Wi-Fi, d’altronde, con l’hotspot va alla grande. A proposito, io l’ho adoperato diversi giorni insieme all’OPPO Reno 10 Pro. Niente male.
Aggiungo che c’è una selfiecam che va bene per le videocall (anche perché ha l’inquadratura che si sposta in base ai vostri movimenti), ma non fatevi autoscatti con un tablet, vi prego. C’è poi una main camera da 13 Megapixel che io uso giusto per scannerizzare i documenti che poi firmo con la penna.
Si sblocca con il volto (2D) o con il pin; niente fingerprint sotto al display o sul frame laterale.
Alla base dell’OPPO Pad 2 troviamo Android 13 con skin ColorOS; ricca e completa, non entrerò nel merito delle singole opzioni perché ha davvero tante caratteristiche interessanti. Ciò che ci ha stupito (e non a caso vi ho parlato del mio Reno 10 Pro) è che si usa benissimo in simultanea con uno smartphone del marchio cinese. Si può infatti sfruttare la modalità “Multiscreen collaboration” per replicare il telefono sul tablet. Comoda, ma come vedete, ciò a cui puntano tutti i brand oggi è “creare un’ecosistema completo” che vi permetta di ampliare le funzionalità possedendo più gadget della stessa compagnia.
La Pencil di OPPO mi è piaciuta ma devo dire che l’h trovata più comoda per il disegno che per la scrittura di appunti; la cover tastiera, per me che scrivo spesso articoli su WordPress e passo ore a rispondere alle mail o ai commenti, devo dire che è un plus non da poco.
Il trackpad mi fa muovere nel sistema come se usassi il cursore di un PC e la sensazione è quella di utilizzare un mini computer in moltissime operazioni. I tasti hanno una buona corsa e sono piccoli al punto giusto. Per me che ho le mani piccole sono il top, ho sbagliato raramente durante la digitazione. Ad ogni modo, queste periferiche sono incluse nel prezzo del tablet; a 599,99€ direi che ci può stare, e alla grandissima aggiungerei.
PS: la promozione la trovate sullo store di OPPO.
In parte le ho spoilerate durante la recensione; si parte dal prezzo conveniente con le due periferiche, per non dimenticare l’estetica originale, il chip Dimensity 9000 che mi è piaciuto (brava MediaTek) e l’usabilità generale. A questo dispositivo ho trovato un senso (al contrario di quando ho provato e testato altri gadget simili, ma con troppe pecche): chi cerca un tablet tuttofare, perfetto per lo studio, per lo svago da divano, al mare, per il gaming (magari per sfruttare l’app di Xbox Game Pass), lui rappresenta una scelta alquanto conveniente.