La trama si concentra su Elena e Max, una giovane coppia che si trova a dover affrontare un debito inaspettato, pagabile con 40 anni della vita di Elena. Max, che lavora per l’organizzazione che gestisce il sistema di trasferimento del tempo, farà di tutto per recuperare gli anni perduti.
La società multimiliardaria AEON, che ha sviluppato la tecnologia di trasferimento del tempo, dona anni a scienziati e Premi Nobel, permettendo loro di lavorare più a lungo per il bene collettivo. Tuttavia, un gruppo di ribelli vede l’organizzazione come un male assoluto e la combatte con attacchi terroristici.
Il film solleva domande provocatorie: saremmo disposti a vendere parte della nostra vita per soldi? O a spendere soldi per ringiovanire? In un mondo in cui l’aspetto fisico è sempre più importante, l’ipotesi di una pratica come quella descritta nel film non sembra così fantascientifica. Purtroppo, le potenzialità narrative del film non vengono pienamente sfruttate nella seconda parte, che si trasforma in un film d’azione piuttosto ordinario. Nonostante questo, “Paradise” rimane un film da vedere per la sua capacità di stimolare riflessioni sul valore del tempo e sulla natura umana. Insomma, se sei un nostalgico costantemente tormentato dallo scorrere degli anni, questo film potrebbe turbare la tua mente.