Ne abbiamo fatta di strada insieme, vero? Era il 2019 quando ho conosciuto il primo OPPO Reno; fu amore a prima vista. È stato il primo telefono principale per parecchio tempo, sostituito successivamente dal Reno 2 che ho amato ancora di più. Apprezzavo il design, la pinna di squalo che celava la selfiecam e l’attenzione che l’azienda aveva posto al comparto fotografico. Ricordo il software dell’epoca: dieci spanne sopra la concorrenza del tempo, come si suol dire. Purtroppo il mio sodalizio si è interrotto in quel momento ma eccoci, quattro anni dopo, a provare la nuova edizione della gamma Reno. Questo lasso di tempo mi ha fatto comprendere bene il punto di partenza del marchio cinese e il punto in cui si trova attualmente; senza troppe sviolinate, lo dirò: brava OPPO… per un motivo ben preciso che vi dirò alla fine.
Reno 10 5G convince, per tanti motivi, ma anche per la filosofia che si porta dietro, anche se ci sono due particolari che non riesco a farmi piacere. Il design che è sì bellissimo ma si è uniformato al mercato; io avrei proseguito la filosofia della pinna (che adoravo), ma tant’è. Il secondo punto… lo scopriremo pian piano.
Confezione
“Piatto ricco mi ci ficco”: telefono, pellicola, cover, cavo e caricatore. Curiosa la scelta di inserire il charger nella confezione del telefono e non in quella del tablet OPPO Pad 2 che ho provato in questo periodo.
Design e dimensioni
Come spoilerato all’inizio, il design non mi ha convinto. Capiamoci: non è brutto, anzi, è bellissimo. È solo… banale. Sì, il comparto fotografico ha un look bizzarro ma questo non basta per donare personalità al telefono; la serie Reno mi ha colpito all’inizio perché era diversa dalla concorrenza. Gradirei un ritorno al passato con soluzioni futuristiche che riescano a darmi l’effetto WOW.
Il mercato sembra andare in questa direzione (“nulla” dovrebbe essere lasciato al caso, capite il gioco di parole ma in inglese renderebbe di più). Reno 10 5G è comunque ben bilanciato, pesa 185 grammi che non si sentono in mano e ha uno spessore di 7,9 mm; gode della certificazione IPX4 contro schizzi d’acqua e polvere, ma io non lo immergerei fossi in voi. Troviamo il vetro sul display e sulla back cover ma il resto del gadget è in plastica; mi piace e adoro le colorazioni frizzantine che è solita adoperare OPPO con i suoi terminali di fascia media.
Funzionalità aggiuntive
È un telefono di fascia media, quindi si, c’è l’NFC, il Bluetooth 5.2, il WiFi 6, il 5G, Google Pay, Android Auto e tutte queste chicche che siamo abituati a conoscere. Lo sblocco con il volto funziona bene ma è 2D ma noi vi consigliamo quello sotto il display.
Display
Eccoci qui: lo schermo è un bel pannello OLED da 6,74 pollici con risoluzione 2340×1080 pixel, refresh rate da 120 Hz, luminosità massima di 950 nit e solite tecnologie che siamo abituati a conoscere. In soldoni, come va? Bene: sia per la visualizzazione dei contenuti che sotto la luce diretta del sole. Buone le cornici, molto discreta la selfiecam in un foro di piccole dimensioni.
Scheda tecnica
Il processore è il MediaTek 7050, un chip che va benissimo, le app girano bene, Memoria da 256 GB e 12 GB RAM di tipo LPDDR4X. Come si comporta queso hardware? Bene, il MediaTek mi ha convinto anche nell’esecuzione di giochi. Il software invece, la ColorOS, la conosciamo tutti: è completissima ed è originale, anche se un po’ fumettosa.
Batteria da 5000 mAh che si ricarica in un lampo con la SuperVOOC da 67W via cavo: autonomia eccellente anche quando si utilizza molto il telefono per fare foto (vedrete, è il suo punto di forza). Si ricarica in meno di 50 minuti: eccezionale.
Comparto fotografico
Arrivati al dunque: le fotografie sono molto buone, i video un po’ da rivedere. Quel che conta è l’ottimo software che, abbinato a lenti di alto livello, realizza scatti meravigliosi, nitidi. Se da un lato abbiamo Reno 10 pro con la sua fotocamera perfetta per i ritratti, qui abbiamo una serie di lenti più canoniche che non fanno gridare al miracolo ma che vi porteranno a casa ottimi scatti, soprattutto in condizioni di piena luce; ad ogni modo, in un mondo in cui i produttori fanno la gara dei Megapixel, sviluppano software per i video, OPPO si è ritagliata una nicchia ben precisa: i ritrattisti, gli amanti della fotografia, dell’arte. Buonissimi i ritratti come potete vedere voi stessi.
Per gli amanti dei numeri, abbiamo una main camera da 64 Megapixel f/1.7 con OIS, un’ultrawide da 8 Megapixel Sony IMX355 con apertura f2.2 e angolo di visuale a 112° e un teleobiettivo da 32 Megapixel Sony IMX709 con zoom ottico. Non manca una quarta lente (la selfiecam) da 32 Megapixel f2. I risultati? Giudicateli voi stessi.
Conclusioni
In definitiva: OPPO Reno 10 5G può sembrare un’occasione sprecata, un telefono che non arriva in alcuni punti. Invece, è un device “a fuoco”, con un target ben definito e che fa dell’equilibrio top la sua killer feature. Quanto costa? 499,00€; c’è ancora una promozione dedicata che ve lo fa portare a casa (dal sito ufficiale di OPPO) in bundle con le OPPO Enco Air 3 Pro e una cover in TPU.