Come ormai tutti ben sapete, il bollo auto è stato introdotto negli anni ’50 del secolo scorso, come risposta all’incredibile boom di autovetture presenti sulle strade del territorio. Il Governo appunto decise di proporre un’imposta di questo tipo, che venne definita la tassa di circolazione, ma che in realtà è una tassa di possesso di un mezzo, per aver un gettito fiscale da investire nelle infrastrutture stradali.
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Nel 2023 la maggior parte degli utenti deve versarlo alla propria Regione, con il pagamento una tantum di una quota proporzionale alla potenza del mezzo stesso. Abbiamo volutamente indicato “la maggior parte”, proprio perché ultimamente il Governo sta cercando di invogliare l’acquisto delle auto elettriche, nell’idea di ridurre al massimo le emissioni di CO2. Per far questo ha introdotto dei veri e propri incentivi, ed allo stesso tempo ha deciso di ridurre le tasse da pagare.
Essendo il bollo auto localizzata regionalmente, ci è difficile raccontare nel dettaglio cosa accade regione per regione, vi possiamo dire che generalmente chi acquista un’auto elettrica ha diritto ad una riduzione del 100% della tassa per i primi 3-5 anni, mentre i residenti in Lombardia e Piemonte, non la pagheranno più fino a quando saranno proprietari del veicolo elettrico.