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Incendi boschivi e sostanze tossiche. L’Unione Europea interviene

Gli incendi boschivi rappresentano uno dei fenomeni più comuni degli ultimi mesi. Originati dalle temperature troppo alte e dal comportamento di persone irresponsabili, essi stanno aumentando sempre di più, intaccando rovinosamente la salute del nostro pianeta. Basta pensare che solo nel 2022, in tutta l’Europa, sono stati registrati circa 2.709 incendi boschivi. Stiamo parlando di più del triplo della media degli ultimi 17 anni.
Essi hanno avuto un impatto davvero considerevole sulla salute dell’ambiente. A causa dell’enorme emissioni di CO2 e di altri gas tossici.

Incendi boschivi ed effetto serra

Secondo alcune stime riportate dalla Sima, ovvero la Società Italiana di Medicina Ambientale, solo nel 2022, gli incendi verificatosi in Italia hanno causato circa 1 milione e 900 Mila tonnellate di Co2, corrispondenti a circa 5 milioni di barili di petrolio. Un dato che fa assolutamente rabbrividire. Se si pensa inoltre che il nostro paese non è l’unico ad aver prodotto emissioni di CO2 in quantità così considerevole. Nello stesso anno, anche la Grecia ne ha prodotto circa un milione di tonnellate. Che potrebbero essere paragonate alle emissioni di gas originate dalla combustione di 2.3 milioni di barili di petrolio, stiamo parlando di ben 103 milioni di litri di gasolio.
Tutti questi incendi, uniti alle continue emissioni di gas da parte delle auto e industrie, non fanno altro che distruggere giorno per giorno il nostro pianeta. Ecco perché non stupisce che l’aumento delle temperature sia così elevato da generare incebdi boschivi autoindotti. L’effetto serra

e il surriscaldamento globale diventano via via problemi sempre più reali, che necessitano di essere affrontati prima che sia troppo tardi.

Le direttive dell’Unione Europea

Tuttavia, tali gas non sono dannosi solamente per il nostro ambiente, ma anche per la salute stessa dell’uomo. Basta pensare che solo nel 2022 in tutta l’Europa i numerosi i cendi boschivi hanno determinato l’emissione di 9 megatonellate di carbonio, che potrebbero essere paragonati a quanto scaricato da 10.000.000 auto in un anno intero.
Oltre al carbonio si riversano nell’aria sostanza altrettanto tossiche e pericolose, come gli idrocarburi policiclici aromatici, diossine e policlorobifenili. Queste infatti possono continuare a muoversi nell’aria anche dopo che l’incendio è stato domato e spento, fino a ricadere sul suolo un base alla fluttuazioni del vento.
A tal proposito al fine l’Unione Europea ha stabilito che entro il 2030 la percentuale di emissioni di gas nocivi dovranno essere ridotti di almeno il 37.5%.
E sarà, in particolar modo, il settore automobilistico a contribuire al raggiungimento di questo risultato. Con la sostituzione definitiva delle vetture a combustione con le auto elettriche.

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Pubblicato da
Ilenia Violante