La Volkswagen, uno dei giganti dell’industria automobilistica, ha recentemente rivisto al ribasso le sue previsioni di vendita per l’anno in corso, passando da 9,5 milioni a 9 milioni di veicoli. Questa decisione è stata presa a seguito di un calo delle vendite nel mercato cinese nel primo semestre dell’anno. In risposta a questa situazione, l’azienda ha annunciato l’intenzione di aumentare i prezzi e ridurre i costi per migliorare la sua posizione di liquidità.
Volkswagen: la decisione pazzesca del marchio
La transizione verso l’elettrico, unita alla forte concorrenza nel mercato cinese, ha creato sfide significative per Volkswagen. Nonostante queste difficoltà, l’azienda rimane determinata a diventare il principale produttore di automobili internazionale in Cina. Attualmente, le vendite di veicoli elettrici di Volkswagen sono in ritardo rispetto ai produttori locali e alla rivale americana Tesla.
Il CFO di Volkswagen, Arno Antlitz, ha sottolineato che l’azienda deve adattarsi a un mercato automobilistico globale in cui la concorrenza si intensifica e i clienti sono sempre più esigenti. Per far fronte a queste sfide, Volkswagen prevede di aumentare i prezzi e i ricavi delle auto con motore a combustione interna per stabilizzare le finanze dell’azienda.
Nonostante le forniture di componenti chiave, come i semiconduttori, si siano migliorate, i ritardi nei trasporti e nella logistica hanno avuto un impatto negativo sul primo semestre dell’azienda. Inoltre, Volkswagen deve affrontare la questione delle normative Euro 7, per le quali ha chiesto più tempo.
Si prevede che il flusso di cassa dell’azienda migliorerà nel tempo, man mano che le scorte si esauriranno. Tuttavia, per l’intero anno, il flusso di cassa si collocherà all’estremità inferiore dell’obiettivo dell’azienda, che va da 6.000 a 8.000 milioni di euro. Questa situazione riflette le sfide che l’industria automobilistica sta affrontando nel contesto di una transizione verso la mobilità elettrica e di un mercato globale sempre più competitivo.