António Guterres, segretario generale dell’ONU, ha sottolineato come le tragiche conseguenze del cambiamento climatico siano già visibili. Eventi tragici hanno colpito bambini, travolti dalle piogge dei monsoni, famiglie, in fuga dalle fiamme, e lavoratori che non sono riusciti a reggere il peso del caldo soffocante.
Due anni fa abbiamo raggiunto il record di temperatura, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), a luglio 2021 e, fino a quel momento, era il mese più caldo mai registrato.
Come siamo arrivati all’ebollizione globale
Sembra che l’anno in atto lo abbia superato le temperature massime registrate due anni fa. Negli ultimi 30 giorni, il nostro pianeta ha infranto record del giorno più caldo…per tre volte di seguito. La temperatura media del pianeta, ora, si è avvicinata ai 17 gradi Celsius raggiungendo uno stato di “ebollizione”.
Questo dato, sebbene non sembri particolarmente preoccupante rispetto alle temperature estive, è molto superiore alla media mensile di luglio di appena un decennio fa.
LA NOAA aveva infatti allora registrato una temperatura di 15,8 gradi Celsius. Mentre ora, l’ondata di caldo intenso sta sorprendendo persino gli scienziati. Eventi climatici a dir poco bizzarri e inaspettati stanno distruggendo case e provocando danni in diverse zone del mondo, con grandinate intense, caldo torrido o venti infernali.
“Trovo personalmente la portata di questo record un po’ sorprendente“, ha dichiarato Zeke Hausfather, scienziato del clima dell’organizzazione no profit Berkeley Earth. “Non vediamo nulla di analogo nel record storico per il mese di luglio.”
Da cambiamento climatico ad ebollizione globale. Finiremo come povere aragoste cotte in una pentola?