Samsung Galaxy Z Flip 5 è finalmente giunto nelle nostre mani, o meglio, nelle mie. Era da tempo che sognavo di provare un pieghevole; essendo un Apple user ho sempre guardato con curiosità questo mondo, da lontano ma anche da vicino, senza mai addentrarmi troppo. Adesso, con un bel po’ di curiosità, ho potuto testarlo nell’utilizzo quotidiano saggiandone le peculiarità e quelle che sono le caratteristiche tecniche generali.
Questa sarà una recensione un po’ lunghetta, ma vi farò capire il punto di vista di un utente “comune” come me, che però è riuscito ad apprezzare al 100% questo display esterno, vero e proprio game changer nel settore tech. Sì, c’è anche il Motorola Razr 40 Ultra, ma non l’ho provato; sarebbe interessante un confronto, ma tant’è. Ad ogni modo, vi spoilero il finale: mi è piaciuto, tantissimo, ma non solo per il motivo sopra citato. Curiosi? Mettetevi comodi.
Confezione
Oramai le confezioni dei dispositivi sono ridotte all’osso; qui non troviamo praticamente nulla se non il cavo USB e l’estrattore per togliere la SIM. Bene? Male? Assolutamente no, anche perché, è vero che non c’è il caricabatterie, ma molto spesso se lo acquisterete da Amazon (link in descrizione), troverete il caricatore. Magari non ora, ma con i dispositivi Samsung, il charger viene spesso dato in omaggio. Controllate.
Scheda tecnica
Lascio il design per dopo, perché visto che ci sono, vi parlo di batteria e ricarica: l’autonomia è buona anche se la batteria è piccola (3700 mAh), contro ogni previsione. L’ultimo Z Flip che ho visto da vicino è stato lo Z Flip3 che, però, scaldava troppo e aveva dei battery drain notevoli.
Adesso, complice il SoC Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, il dispositivo riesce a reggere anche un mio utilizzo “molesto” (lo chiamo così per dire che tendo a stressare troppo il device; non vi mostro la galleria ma ho realizzato MILLE foto e l’ho utilizzato di continuo, preso dalla curiosità). Troviamo poi 8 GB di RAM LPDDR5X e 256 GB su memorie UFS 4.0 (o 512 GB, a seconda della versione). Come va quindi? È una scheggia, è una bomba, punto. Nei videogiochi è assurdo, come S23 Ultra. L’utilizzo social è ottimo, mai un lag, mai un rallentamento. Si ricarica a 25W e c’è anche la wireless da 15W. Qualcuno si lamenta della velocità e avrebbe preferito qualcosina di più, in questo senso; onestamente? Io non ne sento il bisogno, ma questo è un mio parere personale.
Software
Ottima – finalmente – la One UI (5.1.1) di Samsung basata su Android 13. È una delle interfacce più complete che ci siano. Tante le impostazioni (forse troppe), apprezzabili anche nello schermo esterno. C’è lo store di Samsung ma io uso sempre e solo il Play Store. Bella la scelta, ma è un “di più” che non uso molto. Tante le app di Google preinstallate e ci sono pure quelle di Microsoft. Non è un device orientato alla produttività, ma si difende bene. Mi piace tantissimo l’app Note che, però, su S23 e su Z Fold5, complice la S Pen, è un’altra cosa. Non troviamo DeX; un vero peccato, a mio avviso, ma forse, ha più senso sui terminali sopracitati. Inutile addentrarmi nei meandri delle impostazioni; mi perderei e vi farei perdere 10 ore.
Grazie alla tecnologia pieghevole abbiamo diverse funzioni che sfruttano la modalità Flex; da un lato un’app aperta sopra, dall’altro invece, abbiamo i controlli aggiuntivi, le impostazioni o possiamo fare un semplice multitasking. Pensiamo all’aggiunta dei commenti su YouTube, allo scatto rapido di un selfie anche.
A Marzo 2024 il dispositivo ha ricevuto un importante aggiornamento di sistema, che ha portato tantissime novità, tra cui innumerevoli funzioni legate all’intelligenza artificiale, che hanno reso famoso l’ultimo Galaxy S24. Finalmente l’IA è ufficialmente disponibile anche nel modello qui recensito.
Design
Ci siamo: eccoci addentrati nella vera area di interesse. Sebbene sia un top di gamma, le prestazioni passano in secondo piano rispetto all’estetica e all’usabilità tipica che solo un clamshell sa dare. Andiamo con ordine: la versione che ho ricevuto io è quelle verde salvia, verde menta, insomma.
Pesa solo 187 grammi, ben distribuiti e quando è chiuso misura solo 15 mm di spessore. Come vedete, c’è una nuova cerniera che non lascia spazio fra le due parti del device; questo è un bene sia sul fronte funzionale che sul versante estetico. Da aperto è un classico dispositivo con schermo generoso più stretto che largo. La costruzione è in metallo con vetro davanti e dietro. Speaker stereo che si sentono benissimo (soprattutto in vivavoce), il fingerprint è sul frame laterale: velocissimo e puntuale ma lo sblocco con il volto 2D non lo provo nemmeno che non lo considero proprio il top. Meglio l’impronta. Non si può non menzionare la nuova cerniera che non presenta più il GAP fra le due parti del device: semplicemente magnifica e soprattutto, utile e funzionale visto che impedisce alla polvere e ai granelli di sabbia di entrare nella fessura del gadget e rende il dispositivo più sottile e armonico.
Questa versione verde richiama quasi il design delle auto Fiat di nuova generazione, un po’ quel look retrò tipico della Fiat 500 Dolce Vita. Magari è una mima impressione, però si fa notare. Un amico mi scrive: il più bel telefono del momento, a mani basse. Ed è un possessore di S23 Ultra. Come si tiene in mano? Benissimo quando è aperto; da chiuso ha rischiato di cadermi tre volte su quattro. Un po’ per colpa mia, un po’ perché è scivoloso essendo in vetro. Consiglio? Cover, subito. Ce ne sono tante meravigliose, originali (le più belle) o di terze parti.
Display
Se da un lato parliamo del classico display da 6,7″ Dynamic AMOLED FullHD+ con refresh rate da 120 Hz per il pannello interno, con selfiecam al seguito (poco performante, tra l’altro), dall’altro non possiamo non citare lo schermo esterno che adesso è da 3,4 pollici AMOLED, tutto nuovo.
Quello anteriore è ripreso dal modello del 2022, ma questo… cambia tutto. C’è poco da fare. Al di là della personalizzazione dei widget che è incredibile (ma siamo ancora ad una prima iterazione; secondo me si può fare di più, sicuramente), abbiamo l’AOD che forse è un po’ troppo flebile, molte app sono supportate (non tutte).
Troviamo WhatsApp, comodissima ma Maps è quella che mi è piaciuta di più. Di default anche YouTube e Netflix, ma tante altre sono in arrivo. Telegram ancora no, mannaggia!
Potrei stare ore a parlarvi della comodità di questo schermino ma è ancora presto; diamo il tempo agli sviluppatori di adattare le loro app. Ultima questione e poi passo alle fotocamere: la piega. Sì, raga, si sente e non togliete la pellicola che trovate di default. State fermi, per favore.
Fotocamere
Sì è questo l’altro motivo per cui mi è piaciuto il device, oltre che per lo schermo esterno: per le fotocamera. Qualcosa di assurdo se pensate che non nasce come camerapgone ma lo può esser, se vi accontentate delle lenti a disposizione. Non è un S23 Ultra con mille obiettivi che scattano anche le foto alla luna, ma quelle che ci sono hanno una qualità incredibile. Ho fatto tantissimi video e foto, vi allego di seguito qualcosa.
La main camera è da 12 Megapixel con apertura f/1.8 (scatta e gira decisamente meglio di mille competitor da 108 e millesima megapixel) e vi è un’ultrawide molto frizzante, anch’essa da 12 Mega con angolo di visuale di 123° ma che sfalza i colori, a mio avviso. La differenza, soprattutto di notte, è clamorosa. Ad ogni modo, se ci fosse stato qualche sensore in più (per me che ultimamente sto apprezzando la tele) non mi sarebbe dispiaciuto. Voto al comparto fotografico? 9-.
Conclusioni e prezzo
Costa tanto: 1249,00€ al posto di 1369,00€ con un’offerta su Amazon per la versione da 512 GB di memoria interna. Sì, siamo leggermente fuori fuoco rispetto allo scorso anno, ma state tranquilli; secondo me li vale, ha senso ma con lo street price, con i cashback di Samsung e con le promozioni dell’azienda diverrà subito più economico. Ad ogni modo: comparto fotografico, processore, schermo esterno, batteria e chicche software. Questi sono i motivi per cui comprarlo. Se avete un Galaxy Z Flip precedente, sì, fate il salto; lo schermo esterno e le ottiche rivoluzionano l’esperienza d’uso; a mio avviso ne vale la pena.