I veicoli elettrici Tesla sono dotati di una pompa di calore che li rende più efficienti rispetto ai concorrenti in termini di autonomia durante la stagione calda. Questa caratteristica ha dimostrato di ridurre il degrado dell’autonomia in condizioni climatiche calde, rispetto ad altre marche di veicoli elettrici.
Tesla: l’azienda non sbaglia mai
La pompa di calore utilizzata da Tesla, a differenza dei sistemi di raffreddamento ad aria standard utilizzati in molti altri veicoli elettrici, aiuta a mantenere una maggiore efficienza energetica e una maggiore autonomia durante la guida in condizioni climatiche calde. Questo risultato si traduce in una curva di degrado dell’autonomia nei veicoli Tesla molto più uniforme rispetto a quella dei rivali, suggerendo una minore perdita di autonomia durante le giornate calde. Questa caratteristica ha reso i veicoli Tesla particolarmente apprezzati da coloro che vivono in climi caldi o affrontano estati torride.
Tuttavia, è importante notare che, nonostante le pompe di calore possano essere più efficienti per il raffreddamento in estate e il riscaldamento in inverno, quando sono attivate richiedono energia elettrica che può ridurre a sua volta l’autonomia dei veicoli elettrici. Nonostante ciò, la pompa di calore utilizzata nei veicoli Tesla ha dimostrato di avere prestazioni eccezionali e di essere molto efficiente, per cui la differenza tra l’autonomia risparmiata e quella consumata dal dispositivo risulta comunque positiva.
Le alte temperature possono influire negativamente sulla durata e sulla prestazione delle batterie dei veicoli elettrici. Quando la temperatura ambiente supera i 40°C, si può verificare una rottura dello strato di emissione passiva sull’anodo delle batterie, il che può causare una riduzione della durata della batteria stessa. Tuttavia, grazie alla pompa di calore, i veicoli Tesla sembrano essere in grado di mitigare questo problema, offrendo un’esperienza di guida più affidabile e duratura.