stelle.

Ogni volta che alziamo la testa verso il cielo notturno, non possiamo non essere affascinati da quella vastità di puntini luminosi che nel loro insieme illuminano il nostro pianeta. Stiamo parlando ovviamente delle stelle.
Non tutti sanno però che, seppur a distanza di anni luce da noi, il forte inquinamento luminoso, generato ovviamente dall’azione umana, sta facendo scomparire, sempre di più, la vista di questi bellissimi corpi celesti.
A tal proposito è importante citare un recente studio sulle stelle condotto da un importante ricercatore della Northwestern University, Evan Anders.
La ricerca è stata pubblicata nella rinomata rivista “Nature astronomy” ed è davvero molto interessante.

Lo scintillio delle stelle e la loro composizione

Un team di scienziati, ha deciso di concentrare le loro ricerche su alcune stelle, aventi una massa di circa 15 volte superiore a quella del Sole. Una delle cose più affascinanti di questi corpi celesti, è quella sorta di “sfarfallio” che è possibile vedere al loro interno. Tale sfarfallio è determinato dalle vibrazioni che si verificano proprio nel nucleo delle stelle. Si tratta di vere e proprie vibrazioni molto somiglianti a delle onde e, sono determinate, dal movimento dell’idrogeno che si fonde fuso con l’elio a grande velocità. Una reazione chimica che produce un rilascio di energia così potente da provocare, letteralmente, un movimento dell’intera massa delle stelle.
Lo studio di tali movimenti risulta essere piuttosto importante per gli scienziati, e la disciplina che si occupa di questo campo è conosciuta come l’astrosismologia. Lo scintillio delle stelle, tuttavia, non risulta essere visibile ad occhio nudo e, probabilmente, per visualizzarli, saranno necessari telescopi ancora più tecnologici che non sono ancora stati realizzati. Tuttavia, attraverso questo studio e l’osservazione di tali movimenti, gli astronomi saranno in grado di capire come si evolvono le stelle e come esse si uniscono tra di loro fino a formare le galassie. E in che modo la loro fusione consenta la creazione di elementi importanti come l’ossigeno, senza il quale non sarebbe possibile la stessa vita sulla Terra.

Una ninna nanna cantata dalle stelle

Al termine della ricerca di cui abbiamo parlato, alcuni scienziati hanno poi pensato di divertirsi un po’. Il team di ricerca, infatti, è riuscito a trasformare lo scintillio delle stelle in vibrazioni simili ai suoni. Attraverso la manipolazione di queste onde, essi sono riusciti a far suonare, a tre enormi stelle, la famosa ninna nanna “Twinkle Twinkle Little Star”. Ciò è stato possibile attraverso una simulazione che ha mostrato come una manipolazione delle onde sonore delle stelle e il modo in cui queste rimbalzano tra di loro possano realizzare un vero e proprio brano musicale. Il video è davvero molto bello e sta spopolando sul web.

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