Prima di spiegarvi nel dettaglio il tutto, introduciamo rapidamente di cosa stiamo parlando: il canone Rai è una tassa introdotta nel 1976, e pensata dallo Stato Italiano per finanziare la TV pubblica, nonché comunque lo sviluppo delle infrastrutture. Essendo molto evasa, qualche anno fa è stata aggiunta direttamente alle bollette dell’energia elettrica, obbligando il pagamento a rate fisse, per un totale di 90 euro (fortunatamente senza interessi).
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Data la natura della tassa, ovvero inerente allo sviluppo della rete, lo Stato ha giustamente pensato di farla pagare solamente a coloro che sono in possesso di un apparecchio televisivo. Di base, dal momento in cui viene attivata la fornitura elettrica, il Governo immagina che lo stesso utente disponga anche di un televisore, ma dovete sapere che se così non fosse, è assolutamente possibile richiedere l’esenzione, presentando una autodichiarazione direttamente all’Agenzia delle Entrate.
In questo modo sarà possibile non pagare la tassa senza incorrere in sanzioni, nè nell’evasione tanto annunciata; ricordatevi però di non dichiarare il falso, andreste a commettere un reato, e se scoperti rischiereste sanzioni molto pesanti. La domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio o il 30 giugno, non sono previsti rimborsi di alcun genere.