Il primo di Agosto il mese si è aperto in un modo totalmente inaspettato. Molti dei principali istituti finanziari italiani, tra cui Intesa Sanpaolo, Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco e Fideuram, hanno riscontrato problemi. Più tardi nella giornata, sono emersi dettagli che indicano che dietro questi problemi c’è stato un attacco hacker. Gli autori sono i cybercriminali filorussi di Noname057(16), che hanno preso di mira 16 siti web.
Hacker: i danni provocati dall’attacco DDoS
L’Agenzia per la Cyber ha minimizzato l’impatto dell’attacco, affermando che ha causato pochi danni concreti. L’Agenzia ha inoltre dichiarato che sta monitorando attentamente la situazione e l’operatività dei siti web istituzionali e non solo delle banche, in relazione ai recenti eventi che hanno causato una breve indisponibilità di alcuni di essi.
Il CSIRT ha identificato un riattivarsi di campagne di attacchi di tipo Distributed Denial of Service (DDoS) da parte di gruppi di hacktivisti filorussi contro soggetti istituzionali nazionali. Noname ha eseguito un attacco DDoS, inviando un’enorme quantità di richieste ai siti web che, di conseguenza, sono andati in tilt.
Il gruppo ha rivendicato l’attacco sui canali Telegram dedicati, affermando che è stato eseguito in risposta alle “russofobiche autorità italiane”. Hanno citato l’incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden, in cui si è discusso della guerra in Ucraina e del sostegno a Zelensky.
Nonostante l’attacco, non risulta che l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati siano state compromesse. Questo episodio sottolinea l’importanza della sicurezza informatica nel mondo moderno, dove le minacce possono provenire da qualsiasi parte del globo e colpire obiettivi critici come le istituzioni finanziarie.