Dopo un periodo di cinque anni, Telecom Italia (TIM) ha registrato una crescita positiva nel secondo trimestre. I ricavi totali hanno raggiunto i 4 miliardi di euro, segnando un aumento del 2,8%. I ricavi derivanti dai servizi hanno toccato i 3,7 miliardi di euro, con un incremento dell’1,8%, mentre l’EBITDA ha raggiunto 1,6 miliardi di euro, con un aumento del 5,6%.
La perdita di 124 milioni di euro è stata dimezzata rispetto al rosso di 279 milioni registrato nello stesso periodo del 2022. Questo segnala un miglioramento significativo della performance finanziaria dell’azienda.
In Italia, i ricavi hanno registrato la prima crescita dopo 20 trimestri, raggiungendo i 2,9 miliardi di euro, con un aumento dello 0,6%. I ricavi da servizi hanno ammontato a 2,6 miliardi di euro e si stanno stabilizzando, con una differenza anno su anno pari a -0,9% (-2,4% nel primo trimestre 2023). I ricavi da servizi fissi sono rimasti stabili
(+0,2%). Dopo 21 trimestri, il trend dell’EBITDA si è stabilizzato: +0,5% a 1,1 miliardi di euro.Parallelamente, il piano di delayering per la cessione di NetCo sta procedendo secondo i programmi stabiliti. Dopo la decisione del Consiglio di Amministrazione di TIM del 22 giugno di avviare in esclusiva la negoziazione con KKR, sono in corso tutte le attività necessarie per arrivare alla ricezione di un’offerta conclusiva vincolante entro e non oltre il prossimo 30 settembre.
Questi risultati positivi segnano un punto di svolta per TIM, che dopo un periodo di difficoltà sembra essere sulla strada giusta per una crescita sostenibile. L’azienda sta lavorando per migliorare la sua performance finanziaria e per rafforzare la sua posizione nel mercato italiano delle telecomunicazioni. Con l’attuazione di strategie efficaci e l’adozione di misure di risanamento, TIM si sta impegnando per garantire un futuro prospero e sostenibile.