Il canone Rai è diventato gratis, sicuramente vi sarà capitato di leggere una simile asserzione sul web, alle sue spalle si cela un briciolo di verità, ma dovete prestare particolare attenzione, poiché non è purtroppo tutto oro ciò che luccica. Cerchiamo di capire meglio.
L’imposta nasce come tassa di possesso di un’apparecchiatura televisiva, in questo modo coloro che fruiscono delle infrastrutture e della TV pubblica, secondo lo Stato ovviamente, devono contribuire al suo sviluppo e al suo mantenimento. Da quest’idea nasce nel 1976 il canone Rai, oggi ha un costo fisso di 90 euro, da versare annualmente tramite le rate addebitate nella bolletta dell’energia.
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Canone Rai, che bella notizia per tutti gli utenti
Alla base del canone Rai si trova quindi la necessità di disporre nella propria abitazione di un televisore, ma se così non fosse? la Legge è chiara, l’utente ha diritto a richiedere l’esenzione dal pagamento della tassa, senza alcun dubbio. Per farlo è necessario presentare però domanda, o meglio una autodichiarazione nella quale si dichiara appunto legalmente di non essere in possesso di un televisore.
Ci teniamo a sottolineare essere un documento legalmente vincolante, e come tale può essere impugnato dallo Stato per incorrere in sanzioni o multe, nel caso in cui venisse dichiarato il falso. Proprio per questo motivo prestate particolare attenzione a cosa dichiarate, non cercate di fare i furbi, i rischi sono davvero molto elevati.