I canali Rai sono visti per decenni da milioni di italiani, ma nel corso degli anni non sono mancate le polemiche. Soprattutto quando il Governo Renzi decise di far addebitare nella bolletta delle utenze elettriche la somma obbligatoria dovuta con il Canone Rai.
La cosa peggiore? La tassa va pagata, anche se non si guarda la televisione e i fattori di identificazione dell’obbligo sono semplici.
Chiunque in casa abbia un apparecchio televisivo deve pagare il Canone Rai, anche se l’ultima volta che ha visto un programma RAI era perché è passato la domenica mattina a salutare i nonni e stavamo guardando la messa.
Brutte novità in arrivo per gli italiani
Nuovi rumors anticipano che, i vertici Rai stiano pensando di addebitare il canone non più nella bolletta elettrica ma su quella telefonica.
Il motivo è molto semplice: in Italia ci sono più contratti telefonici che di utenze domestiche. Mica scema la Rai.
La decisione sarebbe dettata anche dal cambiamento della tecnologia: oggi per guardare la Rai è sufficiente avere un pc o tablet o smartphone, poiché le trasmissioni girano anche in rete. Ogni scusa è buona.
Tutti questi dispositivi sono infatti usati, perlopiù, non di certo per guardare i canali RAI, ma per usufruire dei numerosi servizi streaming come Disney+, PrimeVideo, Viki Rakuten e ovviamente tutti i film e serie Netflix.
Quando (per ora) non si deve pagare il Canone Rai
Attualmente esistono alcune situazioni in cui il cittadino non è obbligato a pagare il Canone Rai.
Si trattano però di casi molto limitati. In particolare sono esenti:
- Coloro che non hanno una televisione in casa. Per tv si intende apparecchio adatto a ricevere i canali, mentre non rientrano in questa tipologia i monitor dei pc;
- I soggetti di età superiore ai 75 anni che hanno un reddito basso (non più di 8 mila euro all’anno);
- Funzionari o impiegati diplomatici, così come i militari di Stato estero;
- I soggetti con disabilità grave che per motivi di salute sono ospiti presso strutture ospedaliere o case di riposo;
- Infine, alcuni beneficiari della legge 104.
L’esenzione con legge 104
I benefici riservati ai titolari di Legge 104 sono volti ad aiutare il disabile ad affrontare le difficoltà quotidiane (a detta della Rai).
Le disabilità possono essere sia fisiche che psichiatriche e solamente dopo la certificazione precisa della malattia si innescano i meccanismi di supporto. Purtroppo anche per i disabili con Legge 104 vige l’obbligo di pagare il canone Rai, ovviamente se sono possessori di un apparecchio televisivo.
L’esenzione scatta se il disabile appartiene ANCHE alle categorie sopra citate, ovvero over 75 con reddito basso e tute le altre.
Ci sono anche altri casi, se la disabilità rientra in determinati parametri, cioè:
- Soggetti disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
- Persone non vedenti, sorde, con ridotte/impedite capacità motorie;
- Soggetti affetti da handicap psichico/mentale.
Se i soggetti sopra elencati hanno ottenuto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento possono esimersi dal pagamento del canone. Bisogna però altresì specificare che se il disabile necessita di dispositivi elettronici come il pc per rimanere in contatto con la società e per poter lavorare da casa può sfruttare altre agevolazioni. Sull’acquisto del televisore invece non ne sono previste.