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Cliccando “non sono un robot” dai più autorizzazioni di quanto credi

Quante volte vi capita di dover confermare tramite il Captcha “non sono un robot” per navigare su un qualsiasi sito? Siamo sicuri che la risposta è tante.

Come tutti, avrete più volte dovuto rispondere a domande del tipo “clicca sui semafori” o “clicca dove sono le strisce pedonali” per superare il controllo. Ma sapete perché è stata inserita quella voce? Sarà davvero una semplice domanda innocua?

Perché dobbiamo dimostrare di essere persone reali

Sai cosa accade veramente quando spunti la casella “non sono un robot”? Non lo potresti mai immaginare. Partiamo dicendo che questa voce “non sono un robot” altro non è che un sistema di reCAPTCHA sviluppato da Google per questioni di sicurezza informatica (non si tratta quindi del drama coreano con l’omonimo titolo che, tra parentesi, vi consigliamo).

Cosa sono però i CAPTCHA? Parliamo di combinazioni di numeri e lettere di cui si servono molte pagine Web per stabilire se chi sta navigando è un umano oppure un robot. Attraverso questo sistema automatizzato, si limita, per quanto possibile, l’attacco degli hacker e dei cybercriminali ai sistemi informatici.

Se un cosiddetto bot riesce ad intrufolarsi in una pagina web

, può introdurre spam, virus o malware oltre che rubare dati con la tecnica ormai nota del phishing. Eppure, nessuno o quasi, è al corrente di cosa si nasconde dietro questa funzione. Mistero svelato.

Cosa accade quando clicchiamo un Captcha?

Quando premete su quel bel quadratino, state autorizzando il sistema a controllare e registrare la cronologia dei vostri movimenti informatici.

In altre parole, state confermando la vostra natura di esseri umani, dando libero accesso ai dati autorizzandone il controllo. I dati e la privacy sono teoricamente al sicuro. Eppure i CAPTCHA non sono infallibili.

Non esiste ancora un antivirus o un sistema di protezione che possa bloccare al 100% una minaccia informatica. Alcuni hacker hanno infatti trovato modi per evitare la loro compilazione, entrando in rete e violando la privacy di siti ed utenti.

Scommettiamo che ne eravate all’oscuro e che ignoravate completamente la casella “non sono un robot”, cliccando e basta. In ogni caso, ora avete gli strumenti a disposizione per comprendere meglio come muovervi sul Web e valutarne i rischi.

 

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Pubblicato da
Rossella Vitale