DAZN, la nota piattaforma di streaming sportivo, ha recentemente annunciato una revisione dei suoi prezzi, suscitando reazioni negative da parte degli utenti. Questa decisione ha portato il Codacons, l’associazione dei consumatori, a prevedere un’ondata di disdette in risposta agli aumenti.
DAZN: cosa sta succedendo?
La decisione di DAZN di rivedere le sue politiche tariffarie non è stata accolta positivamente dalla sua base di utenti. Molti hanno espresso il loro disappunto sui social media, rendendo l’hashtag #disdettaDAZN un punto di riferimento per la protesta. Questa reazione non è sorprendente, considerando che gli utenti avevano già manifestato frustrazione in passato a causa di problemi tecnici con la piattaforma, come interruzioni durante le partite, difficoltà di accesso e immagini a scatti. Questi avevano quindi già attirato l’attenzione dell’AGCOM e del Governo.
Tuttavia, ciò che ha esacerbato ulteriormente la situazione attuale è la percezione che DAZN stia aumentando i prezzi in un momento in cui molti consumatori stanno già affrontando rincari in vari settori. Per molti tifosi, l’aumento dei prezzi è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mentre in passato erano disposti a tollerare certi problemi tecnici, l’ultimo rincaro sembra aver superato il limite di ciò che sono disposti ad accettare.
In mezzo a questa controversia, circolano voci secondo le quali DAZN potrebbe essere in procinto di siglare un accordo per trasmettere la Serie A fino al 2029. Questo potenziale accordo fa parte di una gara per l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato italiano, che però non è ancora stata finalizzata.
La situazione attuale mette in luce le sfide che le piattaforme di streaming devono affrontare nel bilanciare le aspettative degli utenti con le esigenze commerciali. Mentre DAZN cerca di consolidare la sua posizione nel mercato italiano, dovrà anche affrontare la sfida di mantenere la fedeltà dei suoi utenti. La decisione di aumentare i prezzi, pur comprensibile da un punto di vista aziendale, sottolinea l’importanza di comunicare efficacemente con la base di utenti e di garantire che qualsiasi cambiamento sia percepito come un miglioramento del servizio, piuttosto che come un onere aggiuntivo.