Durante un’audizione recente in Commissione di Vigilanza Rai, il ministro Adolfo Urso ha discusso dettagliatamente lo switch off al DVB-T2 dei canali Rai. Questo passaggio tecnologico rappresenta un importante cambiamento nel panorama televisivo italiano, con la Rai che intende assumere un ruolo guida in questo processo di transizione.
DVB-T2: tutte le novità dichiarate da Urso
Il ministro Urso ha evidenziato che il passaggio al DVB-T2 del digitale terrestre è stato delineato nello schema di contratto di servizio tra il MIMIT e la Rai per il periodo 2023-2028. Questa mossa è stata descritta come un “primo atto concreto” da parte di tutti i broadcaster, mirato a prevenire il rischio di interruzioni di segnale per le famiglie che non possiedono apparecchiature compatibili con la nuova tecnologia. La strategia del Governo, come delineato da Urso, prevede un approccio graduale, iniziando con un Mux della Rai a gennaio 2024, anche se i dettagli specifici su questo passaggio rimangono ancora poco chiari.
Urso ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento, non solo come una risposta alle evoluzioni nel settore negli ultimi cinque anni, ma anche come un modo per riaffermare il ruolo centrale della Rai nel panorama media audiovisivo italiano. Questa trasformazione vedrà la Rai evolversi da una semplice emittente pubblica a una vera e propria digital media company. Oltre alla questione dello switch off al DVB-T2, l’audizione ha toccato anche il tema del canone Rai. Urso ha menzionato che sono in corso delle riflessioni con il titolare del MEF riguardo possibili modifiche al canone. Questo suggerisce che potrebbero esserci cambiamenti futuri nella struttura tariffaria associata al servizio pubblico televisivo.
In generale, la discussione sul DVB-T2 e sul futuro della Rai evidenzia l’importanza di adattarsi alle nuove tecnologie e alle esigenze del pubblico. Con la Rai che si posiziona come leader in questo processo di cambiamento, è essenziale che la transizione avvenga in modo fluido e che le esigenze dei consumatori siano al centro delle decisioni. La sfida sarà garantire che la qualità del servizio rimanga elevata mentre si naviga in questo periodo di mutamento e innovazione.