La ricerca nel campo dell’antropologia ha portato alla luce una scoperta sorprendente che potrebbe riscrivere la storia dell’evoluzione umana. Un gruppo di antropologi francesi ha rinvenuto un osso pelvico, specificamente un’anca, di un neonato risalente a 45.000 anni fa. Questo reperto non appartiene né all’uomo di Neanderthal né all’Homo sapiens, suggerendo l’esistenza di una specie umana precedentemente sconosciuta.
Storia: manca una specie all’albero genealogico umano
L’osso è stato scoperto nella grotta “Grotte du Renne“, insieme ai resti di 11 Neanderthal. Questa grotta era stata abitata sia dai Neanderthal che dagli esseri umani anatomicamente moderni (AMH). La presenza di questo osso in un contesto così particolare suggerisce che il neonato potrebbe aver coesistito con i Neanderthal, una specie ora estinta.
Gli studi condotti sull’osso hanno rivelato che la sua forma differisce sia da quella dei Neanderthal sia da quella degli esseri umani moderni. Tuttavia, è leggermente più simile agli AMH. Questo ha portato gli scienziati a ipotizzare che l’osso potrebbe appartenere a un primo lignaggio umano moderno, con una morfologia leggermente diversa da quella degli esseri umani attuali.
In parallelo a questa scoperta, un altro studio ha rivelato che un antico cranio di un bambino, risalente a 300.000 anni fa e trovato in Cina, potrebbe anch’esso appartenere a una nuova specie umana. Questi reperti suggeriscono che potrebbe esserci un ramo mancante nell’albero genealogico umano. Se confermata, questa ipotesi potrebbe suggerire che il Châtelperroniano, un periodo in cui gli utensili di pietra e i coltelli di selce erano cruciali per l’evoluzione dell’uomo di Neanderthal, potrebbe essere il risultato di processi di diffusione culturale o di acculturazione tra i due gruppi.
In sintesi, queste scoperte offrono una nuova prospettiva sull’evoluzione umana, suggerendo l’esistenza di una specie umana precedentemente sconosciuta che potrebbe aver coesistito con Neanderthal e Homo sapiens. Queste ricerche continuano a dimostrare quanto sia complessa e affascinante la storia dell’umanità.