Il sito “Piano Strategico Banda Ultralarga” era stato lanciato con l’obiettivo di informare gli italiani sull’arrivo della fibra ottica nelle loro abitazioni. Questo strumento, nato nel 2016 in seguito all’approvazione della “Strategia italiana per la banda ultralarga” del Governo Renzi, doveva monitorare l’evoluzione dei lavori di copertura della fibra nelle aree a fallimento di mercato. Tuttavia, nonostante le aspettative, il sito ha mostrato segni di inattività e obsolescenza.
Inizialmente, il sito era gestito da Infratel Italia, una società pubblica nel settore delle telecomunicazioni. Questa società aveva avviato l’attività operativa del Piano Nazionale Banda Ultralarga nel 2016, con l’emissione dei primi bandi di gara per la costruzione e gestione di una rete pubblica a banda ultralarga, assegnati a Open Fiber. Il sito avrebbe dovuto tracciare questi lavori. Nel 2020, il Ministero per lo Sviluppo Economico aveva rinnovato la piattaforma, introducendo una dashboard interattiva per facilitare la comprensione dello stato dei lavori di fibra ottica a livello comunale.
Tuttavia, recenti verifiche hanno rivelato che il sito non è stato aggiornato
come previsto. Nonostante indichi “dati aggiornati a luglio 2023”, molti indirizzi già coperti da servizi FTTH (Fiber To The Home) mostrano informazioni obsolete, suggerendo che non vedranno un intervento prima del 2025. Questo contrasta con la realtà, poiché molte abitazioni sono già servite da connessioni che raggiungono i 2,5 gigabit/s in download.Ulteriori indagini hanno mostrato che alcune sezioni del sito rimandano a dati del 2021. Ad esempio, la mappa delle reti mobili è riferita all’anno 2021. Inoltre, alcuni link, come quello alle “News”, risultano inattivi o conducono a pagine non trovate. Queste incongruenze e mancanze di aggiornamenti rendono il sito meno utile per gli italiani che desiderano informazioni accurate sulla copertura della fibra ottica. Molte persone si affidano a tale strumento per sapere quando potranno beneficiare di connessioni più veloci e affidabili. Ciononostante, con dati obsoleti e informazioni imprecise, il sito non riesce a soddisfare le esigenze informative dei cittadini. Molte persone scoprono l’arrivo della fibra solo quando vedono gli operai lavorare nelle vicinanze delle loro abitazioni, rendendo il sito praticamente superfluo.