Il colosso svedese ultimamente ha introdotto una nuova funzionalità grazie alla collaborazione con un altro servizio ed ora farà il suo debutto in tutto il mondo. Si tratta del Dj basato su un’intelligenza artificiale.
Questa guida DJ musicale, era stata già lanciata a febbraio. Allora, si trattava di uno dei primi prodotti che si basava sull’intelligenza artificiale a farsi strada del mondo dei consumatori. Spotify aveva infatti deciso di seguire il boom dato da ChatGPT e dall’IA generativa al fine di attirare altri utenti verso il proprio servizio, tramite i suoi consigli e playlist personalizzate.
Tuttavia, fino a pochi giorni fa, il DJ IA di Spotify era ancora in stato di stato beta test
. Come da protocollo, era infatti disponibile solo per un numero limitato di utenti e per poi esser condiviso con il resto del mondo. L’8 agosto ha infatti ufficialmente debuttato in, però, soli 50 Paesi. E indovinate un po’? L’Italia non è nella lista.In verità, la maggior parte Stati dell’UE sono stati esclusi per ora, nel primo stadio di rollout. Il motivo probabilmente è legato alle regole restrittive europee sull’IA.
L’IA di Spotify funziona, d’altro canto, utilizzando i dati dei propri utenti per il suo training. In questo caso l’Intelligenza Artificiale studia ciò che ascoltano e cerca di comprendere le preferenze musicali, creando una playlist che si aggiorna costantemente con i brani che potrebbero piacere.
Dobbiamo dire, che nonostante l’utilizzo dell’IA, non ci sembra una funzionalità tanto nuova e interessante. Da sempre Spotify è famosa per la creazione delle sue playlist personalizzate, con o senza intelligenza artificiale.