Nel caso in cui non lo facessero, non si potrebbero più convertire le crypto in denaro. Ora, questi furbetti che hanno tentato di scamparsela dalle tasse, devono mettersi in regola con il Fisco per evitare dure sanzioni.
La sanatoria è un ottima opportunità per gli investitori di criptovalute di pagare per i propri debiti, presentando una domanda di regolarizzazione entro il 30 novembre
.Questa ha sia dei vantaggi, ma possiede anche possibili rischi.
Il primo da considerare è la Sicurezza legale, poiché regolarizzando la propria posizione fiscale, gli investitori evitano così eventuali ripercussioni condotte dall’Agenzia delle Entrate. Ovviamente permetterebbe anche di evitare sanzioni. Se venissero effettuati dei controlli, avendo tutto al posto giusto, non si rischierebbero multe molto salate. Per ultima, la serenità. Questo non è un aspetto di poco conto, con una posizione ben definita si può investire in totale tranquillità nel mercato delle criptovalute.
Andiamo con cautela. Da anni esistono regolamenti e procedure che permettono di dichiarare i propri movimenti, tuttavia non c’è nessuna voce specifica, in questa sanatoria, che segnala possibili ripercussioni. In teoria non dovrebbe esserci alcun rischio, ma è comunque necessario procedere cautamente, consultando magari un esperto in materia.
Seppur qualcuno, con molta probabilità, non sarà contento di questa procedura, tale processo segna un momento di vitale importanza per la relazione Criptovalute-Fisco in Italia.