Da quando eravamo all’asilo, ci è sempre stato insegnato che il semaforo ha tre colori: verde per partire, giallo come preavviso di arresto e rosso per fermarsi del tutto. Sapete però perché si utilizzano tali colori specifici? Perché anche chi soffre di daltonismo è in grado di riconoscerli.
Questo tipo di semaforo, quello che tutti conosciamo, serve a regolamentare il traffico in modo univoco e che l’avviso dato da ogni colore sia chiaro per tutti gli automobilisti. Tuttavia, per qualcuno (forse più di qualcun) il concetto non sembra esser così semplice. Forse per loro il semaforo è una semplice decorazione con le lucine da ignorare, violando senza alcuna remora le leggi stradali.
Ma i semafori del futuro? Cambieranno? Di questo, ultimamente se ne parla molto. Il loro sviluppo dovrà sempre più adeguarsi a città maggiormente tecnologiche, chiamate anche smart city, ottimizzando il flusso della circolazione automobilistica. Esistono già semafori in cui sono stati incorporati dei sensori particolari e intelligenza artificiale, in grado di raccogliere ed analizzare i differenti dati sul traffico.
Da dove spunta il colore blu nel semaforo?
Non vi sorprenderà molto sapere che c’è un luogo in cui questa “rivoluzione semaforistica” sia già avviata. Parliamo ovviamente del Giappone. Già da parecchio tempo, i loro semafori si sono differiti da quelli nel nostro Paese, grazie ad una tecnologia intelligente.
Nel caso andaste in questo meraviglioso paese, potreste subito notare che alcuni semafori hanno una luce blu. Il motivo di questa colorazione è davvero particolare. Per spiegarlo bisogna partire dal passato, dove, nel Giappone antico, venivano usate solo quattro parole per differenziare i colori: nero, bianco, rosso e infine il blu. Il blu era indicato con il termine “ao” (青) ed includeva tutte le sfumature dei colori freddi (grigio, viola, verde, nero), poi, dopo qualche tempo indicava solo il verde e il blu. Solo dopo la seconda guerra mondiale il termine fu associato esclusivamente per il blu.
Tale evoluzione linguistica ha quindi influenzato il codice stradale: la lanterna blu è semplicemente usata al posto del verde.