Il 15 agosto, la società Postel S.p.A ha subito un attacco informatico che ha interrotto i suoi servizi per diverse ore. L’entità dietro l’attacco è stata identificata come il gruppo hacker Medusa Locker, noto per aver compromesso diverse infrastrutture negli Stati Uniti. Questo ha rivendicato l’attacco e ha richiesto un riscatto di 500.000 dollari per non divulgare le informazioni rubate. Inoltre, hanno fissato un prezzo di 10.000 dollari per ogni giorno di posticipo nella pubblicazione dei dati.
Poste Italiane: un attacco insolito da parte degli hacker
Postel ha chiarito che gli hacker hanno avuto accesso solo a dati interni, assicurando che i clienti non dovrebbero essere a rischio. Tuttavia, Medusa ha pubblicato alcune prove dell’attacco, tra cui screenshot e documenti di identità. Christian Barnieri, un esperto di privacy online, ha analizzato questi dati e ha suggerito che l’attacco potrebbe aver colpito principalmente i dipendenti di Postel.
Poste Italiane, la società madre di Postel, ha inoltre assicurato che si sta lavorando al ripristino dei servizi e si è già verificata la disponibilità degli archivi di backup, che permetteranno un recupero completo dei dati.
Postel è una società del Gruppo Poste Italiane specializzata nella gestione documentale e nelle comunicazioni di marketing data-driven per imprese e pubbliche amministrazioni. Gestisce miliardi di documenti cartacei ed elettronici ogni anno. L’attacco a Postel potrebbe essere stato motivato dal desiderio di mettere sotto pressione un’entità che gestisce informazioni sensibili, rendendola un obiettivo attraente per un ricatto informatico.
Insomma, mentre Postel e Poste Italiane stanno lavorando per mitigare l’impatto dell’attacco e ripristinare i servizi, rimane la preoccupazione per la sicurezza dei dati dei dipendenti. Gli attacchi informatici come questo sottolineano l’importanza di avere misure di sicurezza robuste e piani di risposta efficaci in caso di violazioni.